Il nostro pianeta non sembra passarsela molto bene. I problemi di ordine naturale sono tanti e se poi aggiungiamo le possibili catastrofiche che l’uomo potrebbe causare con un bottone, strizzatina d’occhio alle armi nucleari, allora ecco che le possibilità aumentano. Ci sono pure dei numeri, o per lo meno ce ne sono secondo l‘Università di Oxford. In uno studio pubblicato di recente, apparentemente l’estinzione dell’uomo potrebbe avere con 1 possibilità su 14.000 nel peggiore dei casi, 1 su 87.000 nel migliore.
Collegato a questo studio c’è anche stata una seconda ricerca, un’intervista a 2.500 persone. L’argomento era proprio l’estinzione umana e il risultato di tutto è che questa eventualità non sembra preoccupare quanto dovuto. Più nello specifico, è stato chiesto quale possibilità li metteva più a disagio, se un’estinzione dell’80% della popolazione o se una totale. Sorpresa, sorpresa, quella totale non è stata vista così negativa come la prima.
Si tratta di un concetto abbastanza normale. Parlando per i potesi, nel momento in cui scompaiono tutti allora non ci sarebbe nessuna a dover raccogliere i cocci. Se dovessero scomparire quasi tutti allora il discorso sarebbe un altro. L’intera società crollerebbe e i sopravvissuti dovrebbero districarsi in un modo diverso e probabilmente martoriato dalla cosa che ha ucciso tutti gli altri.
L’unico modo per far cambiare idea agli intervistati era far immaginare uno scenario diverso in seguito alla perdita dell’80%. La società che sarebbe nata successivamente sarebbe stata sotto ogni punto di vista migliore, avrebbe avuto la lungimiranza di evitare certi comportamenti deleteri in grado di ferire gli altri.
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