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Possibile prevedere l’età del cervello di una persona basandosi sulla sua risonanza magnetica

L’invecchiamento del cervello umano è un processo naturale che porta ad un aumento del rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Tuttavia, un nuovo studio utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) suggerisce che è possibile prevedere l’età del cervello di una persona basandosi sulla sua risonanza magnetica (MRI).

I ricercatori hanno addestrato un modello di IA utilizzando una grande quantità di immagini MRI del cervello di persone di età diverse. Poi hanno utilizzato il modello per stimare l’età del cervello di altre persone basandosi sulle loro MRI. Si è scoperto che il modello era in grado di prevedere l’età del cervello con un margine di errore del 3,8%, il che significa che poteva indovinare l’età del cervello di una persona con una precisione del 96,2%.

I ricercatori hanno anche scoperto che il modello poteva prevedere con successo se una persona aveva un rischio maggiore di sviluppare l’Alzheimer. Ciò è stato dimostrato confrontando le previsioni del modello con i risultati di test cognitivi e di declino cognitivo misurati in seguito.

L’utilizzo dell’IA in questo studio offre una nuova prospettiva sulla possibilità di prevedere l’età del cervello e il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Tuttavia, è importante notare che ulteriori ricerche sono necessarie per confermare i risultati e sviluppare una comprensione più approfondita dei meccanismi alla base di queste malattie.

Inoltre, ci sono ancora molti fattori che influiscono sull’invecchiamento del cervello e sulla salute cerebrale in generale, come lo stile di vita, l’ambiente, l’esposizione a fattori di rischio e il patrimonio genetico. Studiare questi fattori e come influiscono sulla salute cerebrale può aiutare a sviluppare strategie preventive e di trattamento per le malattie neurodegenerative.

Nonostante ci siano ancora molte sfide da affrontare, lo studio sull’utilizzo dell’IA per prevedere l’età del cervello e il rischio di malattie neurodegenerative rappresenta un passo importante verso la comprensione di queste condizioni e verso la creazione di soluzioni per affrontarle.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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