Facebook ha confermato in un rapporto che sta lavorando a un assistente vocale digitale basato sull’intelligenza artificiale nella vena di Alexa e Google Assistant di Amazon. La notizia, riportata da CNBC, indica che Facebook non ha rinunciato a una visione che ha ipotizzato anni fa, quando ha iniziato a sviluppare un assistente AI per la sua piattaforma Messenger chiamata semplicemente “M”.
Questa volta, tuttavia, la società afferma che si sta concentrando meno sulla messaggistica e più sulle piattaforme in cui l’interazione a mani libere, tramite il controllo vocale e potenzialmente il controllo dei gesti, è fondamentale.
“Stiamo lavorando per sviluppare tecnologie di assistente vocale e AI che possano funzionare in tutta la nostra famiglia di prodotti AR/VR, inclusi Portal, Oculus e prodotti futuri”, ha detto oggi a The Verge un portavoce di Facebook, dopo il rapporto iniziale. Ciò significa che la società potrebbe non posizionare il prodotto come concorrente per Alexa o piattaforme simili, ma più come una funzionalità esclusiva per la sua famiglia di dispositivi hardware in crescita.
La CNBC ha riferito che la squadra che sta costruendo l’assistente sta lavorando a Redmond, Washington, sotto la direzione di Ira Snyder, direttore generale di Facebook Reality Labs e direttore della realtà aumentata e virtuale dell’azienda. La pagina LinkedIn di Snyder lo elenca anche come direttore di un prodotto chiamato Facebook Assistant, che è probabilmente il nome interno del progetto. Non è chiaro se questo sarà il suo nome definitivo e commerciale quando verrà lanciato.
CNBC dice che il progetto è in lavorazione dall’inizio del 2018, poco prima che la società annunciò di aver interrotto il servizio di assistenza personale di M. Facebook ha anche provato a costruire una robusta rete di robot che avrebbe potuto suddividere l’intelligenza artificiale in tutta Messenger e alimentare funzionalità di chat automatizzate, avvisi di notizie e persino giochi mobili.
Questo progetto e le varie divisioni coinvolte nella sua realizzazione evidenziano gli obiettivi del nuovo approccio di Facebook alla tecnologia sperimentale. Da quando ha acquisito Oculus nel 2013, le divisioni lungimiranti del social network hanno assunto varie strutture organizzative, più recentemente sotto forma di una nuova coppia di divisioni.
La prima di queste due divisioni è il gruppo hardware AR/VR responsabile dello sviluppo del dispositivo di chat video di Portal, e quella divisione include ora anche i resti del Building 8, una divisione segreta precedentemente gestita dall’ex direttore DARPA e dipendente di Google Regina Dugan, che ha lasciato la compagnia alla fine del 2017. La seconda divisione è ora nota come Facebook Reality Labs, gestita dal pioniere dei videogiochi Michael Abrash, che è diventato un dipendente di Facebook tramite Oculus e ora detiene il titolo di chief scientist presso la società VR.
Sembra che l’assistente AI di Facebook sia stato costruito congiuntamente da entrambe le squadre, con Snyder che sembra avere posizioni in entrambe le divisioni. Qualunque sia lo scopo finale, è chiaro che Facebook sta trattando la sua crescente famiglia di dispositivi hardware come conduttori per una visione condivisa per il futuro, in cui l’intelligenza artificiale è stratificata su piattaforme di proprietà di Facebook e non limitata ai singoli prodotti.
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