Il colosso dei social network, tale Facebook, ha annunciato ufficialmente l’arrivo di una novità davvero importante per la sua chat app, Messenger, ovvero quello dell’autodistruzione dei messaggi dopo pochi minuti.
Inizialmente era stata avviata in fase di beta testing in Francia lo scorso Novembre, ma nelle scorse ore l’account Twitter @iOSAppChanges ha twittato un’immagine che ritrae la nuova feature in un tutto il suo “splendore”.
Fondamentalmente in modo del tutto simile con quanto avviene già con Snapchat e Telegram, l’utente potrà decidere il timer da impostare ai messaggi inviati che, allo scadere dello stesso, si autodistruggeranno in modo da renderli totalmente irrecuperabili anche per le forze dell’ordine o l’hacker di turno. Per ricordarci inoltre di aver attivato questa impostazione apparirà in sovrimpressione la scritta “Hai attivato i messaggi che scompaiono”.
Le novità però non sembrano finire qui: durante il recente F8 tenutosi il mese scorso, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato l’arrivo dei chatbot, ovvero dei piccoli programmi in grado di eseguire semplici script tramite poche righe di testo. Potremo quindi ricevere le news su un determinato argomento a cui siamo interessati oppure anche solo intrattenerci in una conversazione con un’Intelligenza Artificiale che, dopo aver imparato il nostro linguaggio naturale in maniera basilare, può sempre comunque risultare interessante.
Anche qui i paragoni con la celeberrima Telegram si sprecano, ma siamo davvero curiosi di vedere come Facebook utilizzerà la propria inventiva ed il genio dei propri ingegneri per emergere rispetto alla concorrenza. Speriamo inoltre che i chatbot possano arrivare prima o poi anche sull’altra app messaggistica posseduta da Facebook; parliamo ovviamente di Whatsapp.
L’obiettivo primario per quest ultima è la sicurezza ed il primo passo è stato l’introduzione in maniera definitiva della crittografia end-to-end.
“Quando invii un messaggio, l’unica persona che può leggerlo è la persona o il gruppo a cui voi lo hai inviato. Nessun altro, né hacker, né noi né tanto meno le forze dell’ordine o i regimi oppressivi. La crittografia end-to-end rende le comunicazioni con Whatsapp molto simili ad una conversazione dal vivo con un vostro amico o parente.”
Queste le parole chiarificatrici di Jan Koum e Brian Acton, i creatori di Whatsapp, che intendono portare avanti la “bandiera” della privacy a tutti i costi, cosa che condividiamo in toto.
Voi invece cosa ne pensate di questa aggiunta a Facebook Messenger e Whatsapp? Pensate che la privacy sia importante oppure non ve ne importa molto? Fatecelo sapere con un commento qui sotto tranquilli, almeno questi non si autodistruggeranno.