Con il progetto Connectivity Lab, Facebook tenta di portare Internet all’intero pianeta. Non tutti, infatti, oggi hanno accesso al web. E, per questa ragione, è stato predisposto un piano di mappatura della popolazione in diversi paesi. L’azienda è interessata a portare la connessione in particolare nelle regioni in cui non v’è corrente elettrica o dove le aree sono davvero molto povere.
Usando la propria rete di riconoscimento delle immagini combinata con i dati del censimento da parte dei governi, Facebook è in grado di individuare qualsiasi struttura artificiale in un margine di soli 5 metri. Per raggiungere il suo obiettivo, la società non usa solo le reti terrestri. Infatti, è convinta che il modo più efficace per fornire Internet a chiunque sia farlo con i droni e i satelliti, ovvero mezzi e strumenti capaci di giungere ovunque.
A questo proposito, Janna Lewis, direttore di partenariati per l’innovazione e le fonti strategiche della società di Mark Zuckerberg ha dichiarato, in occasione dello Space Technology and Investment Forum tenutosi questa settimana, che “stiamo cercando di connettere le persone dalla stratosfera e dallo spazio”.
Oggi, utilizzare i satelliti e i droni è molto più conveniente che cercare di portare il collegamento elettrico, soprattutto in Paesi o aree poco raggiungibili o pericolose. Gran parte di essi orbita intorno alla Terra e appartengono ad aziende come SpaceX, Blue Origin, Virgin Galactic o Virgin Orbit che, nella maggior parte dei casi, rivestono funzioni aziendali e quindi sono facilmente accessibili.