Uno dei device che più ha avuto successo negli ultimi anni sono stati gli smartwatch, degli orologi con numerosi funzioni, sia per gli sportivi sia per i non. Uno degli wearable più venduti è senza dubbio il FitBit, venduto in milioni di pezzi in tutto il mondo.
Esso però non conta solo i passi ed i minuti di sonno, le funzioni classiche di un wearable, ma può anche aiutare a capire se si è affetti da influenza, e avvisare le autorità sanitarie di prepararsi ad aiutare in caso di una nascita di un possibile focolaio.
Uno studio condotto negli Stati Uniti ha rilevato che i dati relativi alla frequenza cardiaca e al sonno degli orologi da fitness tracker possono prevedere e avvisare i funzionari della sanità pubblica in tempo reale di focolai di influenza in modo più accurato rispetto agli attuali metodi di sorveglianza.
Lo studio ha utilizzato i dati di oltre 47.000 utenti Fitbit in cinque stati degli Stati Uniti. I risultati, pubblicati sulla rivista The Lancet Digital Health, hanno mostrato che, utilizzando i dati dell’orologio, le previsioni a livello statale delle epidemie di influenza sono state migliorate e accelerate.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno nel mondo muoiano 650.000 persone per malattie respiratorie legate all’influenza stagionale. Le segnalazioni di sorveglianza tradizionali, però, richiedono fino a tre settimane, il che significa che le misure di risposta, per esempio la distribuzione di vaccini o antivirali e il consiglio ai pazienti di rimanere a casa, possono spesso restare in ritardo e dunque non fermare l’accenno di focolaio.
“La risposta più rapida alle epidemie di influenza può prevenire un’ulteriore diffusione e infezione, ed eravamo curiosi di vedere se i dati dei sensori potessero migliorare la sorveglianza in tempo reale”, ha affermato Jennifer Radin, che ha co-condotto tale studio presso l‘US Scripps Research Translational Institute.
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