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Fly Eye: Il telescopio per proteggere la Terra dai detriti spaziali

La preoccupazione principale delle agenzie spaziali in questi giorni, è quella di proteggere la Terra da un’eventuale collisione con un asteroide. Ma non è l’unica complicazione a provenire dallo spazio, anche i detriti spaziali rappresentano un rischio per il nostro pianeta. Il telescopio Fly Eye sembra essere la soluzione ad emtrambi i problemi.

Attorno al nostro pianeta nella bassa orbita terrestre, una fascia della nostra atmosfera compresa tra i 160 e 2000 chilometri di altitudine, sono presenti migliaia di detriti spaziali. E nella stessa zona, sono presenti centinaia di satelliti dai quali dipende la nostra vita sulla Terra. Quindi i detriti sono estremamente pericolsi, poichè possono danneggiare i dispositivi che utilizziamo per le trasmissioni, comunicazioni e monitorare il territorio.

 

Il Fly Eye

Un nuovo telescopio, brevettato da un team italiano, è ciò che potrebbe risolvere questo problema. Il nuovo telescopio è in grado di monitorare costantemente una grande porzione di cielo. Ogni notte riesce a garantire l’intera scansione del cielo in tre tempi. Così da ottenere l’orbita precisa di un oggetto, sia che si parli di un asteroide o di detriti spaziali. Ciò garantirà un controllo continuo dell’orbita degli asteroidi vicini alla Terra, o Near Earth Objects (NEO).

Il Fly Eye, è un telescopio relativamente piccolo, delle dimensioni di 1,2 metri. La sua tecnologia permette di trasmettere le immagini tramite un prisma dotato di 16 canali. Da qui il suo nome Fly Eye, o “Occhio di Mosca“. Grazie a questo metodo, è possibile ottenere immagini molto grandi, superiori a 250 volte la superficie che la Luna occupa nel cielo.

Roberto Ragazzoni, del National Institute of Astrophysics, ha affermato: “L’idea è venuta fuori nel più semplice ed efficace dei modi che sono utilizzati per il trasferimento tecnologico: mettendo in contatto diretto chi fa ricerca di base, come quella che facciamo noi astrofisici, e l’industria“. Lorenzo Cibin, project manager dal 2009 per il FLy Eye, ha concluso: “Fly Eye è un prodotto italiano che merita attenzione e che risolve bene entrambi questi importanti problemi“.

Elena Camaione

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