Force Touch per dispositivi Android quasi imminente. Questa la notizia che trapela in queste ore dalle testate specialistiche desiderose di implementare, quanto prima possibile, la nuova funzione a bordo degli smartrphone della linea Android. Vediamo di chiarire meglio questi termini.
Android Force Touch, la nuova tecnologia
Dopo aver visto i peggiori smartphone della storia parleremo di una tecnologia che promette netti miglioramenti su più fronti grazie a nuovi sensori integrati ed applicazioni compatibili. Vediamo dove possiamo trovarla.
Definire nuova la tecnologia Force Touch è concettualmente sbagliato, sia perché basata sul modello preesistente Apple che l’ha introdotta col nome di 3D Touch a partire già dai loro iPhone 6S sia perché, ormai da tempo, non si fa altro che parlare di una sua implementazione sui device Android. Il momento pare sia arrivato, almeno per alcuni.
Huawei, col suo Mate S, aveva in qualche modo anticipato Apple nell’introdurre la nuova funzione che alla fine ha dilatato i suoi tempi pratici di implementazione. Una funzione interessante che apre la porta ad un nuovo livello di interattività con le applicazioni. Un utility che, secondo quanto previsto dagli analisti, troverà una vasta applicazione nell’universo del robottino verde.
Un’implementazione che interesserà il 25% degli smartphone Android entro la fine del 2016. Ricordiamo che la Funzione 3D Touch così come la sua variante Android, il Force Touch, consente di estendere le funzioni delle applicazioni compatibili grazie ad una serie di sensori di pressione integrati nel pannello display.
Una funzionalità che, si presume, troverà larga applicazione tra gli utenti nonostante le proposte che adottano tale tecnologia siano tuttora molto scarne. Vediamo dove potremmo trovare la nuova tecnologia:
Huawei Mate S
Huawei ha introdotto il nuovo Mate S con funzione Force Touch tardivamente, tanto che troviamo una sua applicazione unicamente sul modello dal 128GB, decisamente molto costoso. Pur importandolo dal Regno Unito si parla di un costo complessivo compreso tra i $900 ed i $1050. Non proprio alla portata di tutti e decisamente problematico sul fronte della compatibilità sulle frequenze radio di trasmissione.
ZTE Axon Mini
Zte Axon Mini è un device dalle caratteristiche senz’altro interessanti, se non altro per la presenza di un sensore integrato per le impronte digitali e la presenza di un array di sensori che attivano il Force Touch sulla piattaforma on-board Android Lollipop.
Ufficialmente venduto nei confini statunitensi può essere facilmente trovato negli store virtuali di Amazon ed Ebay a prezzi compresi tra i $300 ed i $500. Fate sempre particolare attenzione alla scheda tecnica per quanto riguarda la compatibilità delle frequenze 2G, 3G e 4G LTE.
Galaxy S7
Proprio così. Il nuovo device Samsung Galaxy S7 potrebbe supportare il nuovo standard. Lo provano i vari brevetti rilasciati dalla società in questi mesi che si ripromette una sua imminente implementazione già con l’uscita del nuovo flagship killer tra febbraio e metà di marzo di quest’anno.
A meno di problemi dovuti ad imperfezioni sul piano tecnico dovremmo poter saggiare la nuova funzione all’esordio del nuovo top di gamma sul mercato, ora desideroso di contrastare l’egemonia di Apple nel campo dei pannelli sensibili alla pressione.
Xiaomi Mi 5
Una società cinese che si è materializzata accanto ai più blasonati brand del mondo occidentale. Nota al grande pubblico per la buona fattura dei suoi prodotti e per il rapporto qualità/prezzo tra i più competitivi dell’intero mercato internazionale.
Un device che arriva a ben un anno di distanza dal modello Mi 4 e che contempla caratteristiche da top di gamma tra cui rientra anche uno schermo sensibile al tocco in pressione.
Come abbiamo potuto vedere non una lista così estesa, ma siamo ancora all’inizio dell’anno e molto può essere ancora fatto in tal senso. Ci aspettiamo quindi una sua più larga implementazione che colmi, nel breve termine, il divario creatosi tra i device Apple con 3D Touch ed i dispositivi Android.
E tu che ne pensi? Credi sia utile implementare questa nuova funzionalità sul tuo smartphone? Facci sapere la tua lasciando un commento e condividendo l’articolo sui social network. Fonte: PhoneArena