Una nuova scoperta sembra sbiegare il mistero delle origini dell’isola di Bermuda. Gli scienziati hanno determinato un nuovo particolare modo di formazione dei vulcani che ha dato origine all’isola. Le precendenti teorie prevedono la convergenza delle placche tettoniche, ma la scoperta ha origine negli strati più profondi della Terra.
Nel 1972, un gruppo di geologi ha raccolto dei campioni di roccia dall’isiola di Bermuda. Successivamente hanno scoperto che il campione proveniva dalla zona di transizione del mantello terrestre, uno strato ricco di acqua, cristalli e rocce. Fino a quel momento gli scienziati non avevano mai collegato i materiali presenti nella zona di transizione alla formazione dei vulcani.
Il geologo Esteban Gazel, professore presso la Cornell University, ha affermato: “Abbiamo trovato un nuovo modo in cui si creano i vulcani. Questa è la prima volta che abbiamo trovato un chiaro indizio che dimostri che i vulcani possono avere origine dal profondo mantello terrestre”.
Inizialmente i ricercatori si aspettacano che i dati successivi alle analisi mostrassero che il vulcano avesse le stesse origini delle isole Hawaii. Ma dopo aver analizzato le firme geochimiche, hanno notato che i campioni avevano una quantità d’acqua maggiore rispetto a quelli che si trovano nella zona di subduzione.
Dopo aver sviluppato numerosi modelli, i geologi hanno concluso che circa 30 milioni di anni fa ci fù un disturbo nella zona di transizione. Questo ha fatto in modo che i materiali nello strato si fondessero e emergessero in superficie. Con la conoscenza di questo nuovo modello di formazione dei vulcani, le Bermuda potrebbero non essere sole isole ad avere questo genere di origini.
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