Il Mammoth Cave National Park nel Kentucky è un parco nazionale molto distante dall’oceano, ma i fossili recentemente scoperti suggeriscono che l’area fosse un tempo l’habitat prediletto di diverse specie di squali. Gli scienziati hanno infatti identificato i resti di circa 20 diverse specie di squali nelle profondità di una caverna del parco, tra cui arte della testa di una creatura di notevoli dimensioni, ha dichiarato il paleontologo John-Paul Hodnett.
Gli squali vissero per circa 330 milioni di anni fa in quello che è oggi noto come il periodo geologico del tardo Mississippiano, periodo in cui gran parte del Nord America era coperto da immensi oceani. Una volta morti, i resti di questi animali si sono mescolati con sedimenti rocciosi che all’esito di un lunghissimo processo geologico si sono cementificati nel calcare che oggi forma la grotta. “Non ci era mai capitato di trovare denti di squalo in aree così lontane dal mare; per noi è stato davvero emozionante“, ha aggiunto Hodnett.
Quello che oggi è un enorme parco nazionale, un tempo era un immenso oceano popolato da moltissime specie di squali
Gli scienziati che hanno effettuato la scoperta, Rick Olson e Rick Toomey, stavano mappando una parte remota della caverna quando hanno intravisto fossili riconducibili a quelli di uno squalo, stando al racconto di Vincent Santucci, paleontologo del National Park Service; i due scienziati hanno poi inviato le foto della loro scoperta a Hodnett, noto esperto di squali paleozoici. “C’erano parecchi denti di squalo nelle foto“, ha dichiarato Hodnett. Solo quando lo scienziato ha visitato la grotta personalmente si è reso conto che stava osservando qualcosa di molto più importante di qualche pezzo di cartilagine. “In realtà non abbiamo trovato uno scheletro vero e proprio, ma solo una parte della testa, che è peraltro piuttosto grande“, continua Hodnett.
“Abbiamo appena grattato la superficie della questione. Gli squali hanno ancora molto da dirci“, ha detto Hodnett. “Quindi, si spera, con più lavoro sul campo potremo trovare altri esemplari, almeno per avere un novero di resti fossili più ampio che possa aiutarci“. I ricercatori hanno in programma di presentare i loro risultati preliminari in una riunione della Society of Vertebrate Paleontology. Santucci ha aggiunto che i fossili sono stati trovati in una parte molto isolata del parco, che le persone non possono visitare senza un permesso speciale, ragion per cui al momento gli scienziati non intendono rivelare la posizione esatta dei fossili.