News

Il fumo delle sigarette rende alcuni batteri più resistenti agli antibiotici

Uno dei problemi che l’uomo dovrà affrontare tra non molto saranno i batteri resistenti agli antibiotici. Alcuni sono così di natura altri si sono evoluti così per colpa nostra. In un caso e nell’altro stanno comunque aumentando e i trattamenti disponibili stanno diminuendo e i ricercatori sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Per sfortunato loro sembra che siamo più veloci a scoprire organismi resistenti o come renderli più resistenti. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Bath ha di recente scoperto che il fumo delle sigarette rende i ceppi batterici della meticillina-resistente Staphylococcus Aureus più resistenti.

 

Fumo di sigaretta e batteri

L’esposizione al fumo di quest’ultimo rende alcuni ceppi di S. Aureus più invasi e persistenti. Per sfortuna nostra si tratta del microbo più presente a livello mondiale ed è responsabile di molte malattie. Per fortuna nostra invece, solo alcuni ceppi risultano avere questo effetto a causa del fumo e non è universale. Apparentemente cambia proprio il DNA dei microbi quindi andandone a modificare anche le caratteristiche patogene.

Negli esperimenti di laboratorio i ricercatori hanno espostogli MRSA a tale sostanza. Alcuni dei ceppi eri noti per causa delle infezioni alla pelle, polmonite ed endocardite i quali sono stati scelti per via della loro rilevanza clinica dovuta alla diversità genetica. Alcuni di questi, purtroppo anche alcuni di quelli più invasi, hanno registrato un aumento della resistenza e anche della virulenza.

Uno stralcio dello studio: “Il fumo è la principale causa di morte prevenibile in tutto il mondo e il fumo di sigaretta contiene oltre 4.800 composti al suo interno. Volevamo studiare S. aureus perché è così comune nell’uomo e può causare una serie di malattie, quindi volevamo vedere cosa è successo quando lo abbiamo esposto al fumo. Queste varianti di piccole colonie sono altamente adesive, invasive e persistenti. Possono rimanere a lungo in giro, sono difficili da eliminare e sono collegate a infezioni croniche. Speriamo che il nostro lavoro fornisca un altro motivo per persone che non fumano e che i fumatori attuali devono smettere.”

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Dal video alla sala operatoria: i robot e il futuro della chirurgia autonoma

Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha portato enormi progressi nella medicina e, in particolare, nella chirurgia assistita da robot.…

15 Novembre 2024

Potere dell’Olfatto: come gli esseri umani rilevano cambiamenti chimici negli odori

Il senso dell'olfatto negli esseri umani è una delle capacità sensoriali più complesse e affascinanti. Sebbene il nostro sistema olfattivo…

15 Novembre 2024

Esercizio e crescita dei nervi: l’impatto biochimico e fisico

L'esercizio fisico è noto per i suoi benefici sul sistema nervoso centrale (SNC) e periferico (SNP), supportando la crescita e…

15 Novembre 2024

Cellule gliali nella depressione e nella schizofrenia: nuove prospettive di ricerca

Le cellule gliali, che svolgono funzioni essenziali di supporto nel sistema nervoso centrale, sono oggi al centro di un crescente…

14 Novembre 2024

Recensione Philips OneBlade 1st Shave: il rasoio per gli adolescenti

Philips OneBlade è indiscutibilmente una delle serie di rasoi più amati, soprattutto per quanto riguarda il suo eccellente rapporto qualità/prezzo, oltre…

14 Novembre 2024

Il Cubo di Rubik Quantistico: Un Puzzle con Infinite Soluzioni

Un cubo di Rubik quantistico è un concetto che prende il classico cubo di Rubik e lo trasporta in una…

14 Novembre 2024