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Ghepardo, ricercatori svelano il segreto della sua velocità

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La velocità del ghepardo e di altri animali noti per la propria rapidità non è questione di muscoli o di mole, gli studiosi si interrogano da anni e finalmente è arrivata la risposta.

Basta dare un’occhiata al dato relativo alla velocità dei vari animali e nessun gigante si avvicina alla prime posizioni, se fosse solo questione di potenza un elefante dovrebbe andare molto più veloce di una Ferrari. Scopriamo insieme questo affascinante segreto della natura.

La velocità del Ghepardo non è più un mistero

Il ghepardo, come sappiamo, non è uno degli animali più potenti del mondo naturale, parliamo di una creatura piuttosto magra, nonostante questo però è in grado di sfiorare 120 chilometri orari, velocità degna di un’automobile. Questo felino come riesce a raggiungere simili performance?

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Questo dato trova conferma passando ad analizzare gli anali acquatici, dominano sempre gli animali di taglia media. I rispettivi record spettano al Marlin, che arriva a 130 chilometri all’ora, il primatista del volo è invece il Buteo Jamaicensis, una specie di poiana. Non c’entrano i muscoli, per trovare la risposta bisogna leggere i dati pubblicati su Nature.

Il lavoro, condotto da un team di ricercatori tedeschi e inglesi, evidenzia come sia necessario la velocità massima prima che l’ossigeno venga a mancare, gli animali di dimensioni ridotte – si pensi a un topolino – mancano di forza, contrariamente i giganti si trovano con polmoni non abbastanza performanti per mantenere l’accelerazione necessaria per tratti che consentano velocità record.

In questo caso entrano in gioco le fibre muscolari “rapide”, che si servono dell’adenosin triforfato – detto anche Atp – la benzina che viene consumata durante lo forzo fisico. Finito questo tipo di carburante, l’animale è obbligato a frenare la propria corsa. Sono stati presi in esame 494 tipi di animale, diversi per dimensioni e prestazioni, ne emerge un dato chiaro.

dinosauri

La struttura fisica ideale per la corsa si attesta su poche decine di chilogrammi, superata questa soglia i polmoni non sono più in grado di supportare adeguatamente la corsa. Gli studiosi di Yale, Imperial College di Londra e Integrative Biodiversity di Lipsia si sono divertiti anche ricostruendo le prestazioni di animali estinti.

Il famoso Tirannosauro, ad esempio, non era in grado di andare oltre i 27 chilometri orari a causa delle sei tonnellate di peso. Ben diverse le performance del Velociraptor, ben più veloce come suggerisce il nome: 55 chilometri orari come velocità di punta.

 

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