Una nuova elaborazione di una delle immagini scattate dalla navicella spaziale Juno della NASA a Giove, mostra nuovi accattivanti colori che, anche se non molto realistici, rivelano alcune delle caratteristiche del gigante gassoso.
La nuova elaborazione dell’immagine di Giove rivela molti dettagli
L’elaborazione ha infatti una maggiore saturazione del colore, un maggior contrasto e una nitidezza maggiore rispetto all’originale di Juno. Queste elaborazioni rendono maggiormente visibili alcune delle caratteristiche gioviane su piccola scala, come spiega la NASA in una sua nota. L’agenzia spaziale statunitense afferma infatti che questa elaborazione era necessaria per ridurre il rumore o altri artefatti nell’immagine di Giove.
La NASA spiega infatti che l’elaborazione, eseguita dal Citizen Scientist, Björn Jónsson, “rivela chiaramente alcuni degli aspetti più intriganti dell’atmosfera di Giove, inclusa la variazione di colore che risulta dalla diversa composizione chimica, la natura tridimensionale dei vortici di Giove e le piccole e luminose nuvole ‘pop-up’ che si formano nelle parti superiori dell’atmosfera.”
Per realizzare questa immagine artefatta, Jónsson ha raccolto i dati pubblicamente disponibili della missione Juno della NASA. Da quando è stato lanciato dalla Terra nel 2011, Juno ha infatti inviato uno spettacolare fotolibro di immagini di Giove, che vanno da vortici di acquerelli colorati in azzurro e opale, a una splendida vista sui toni del rosa dell’atmosfera gioviana e immagini ancora più sbiadite e realistiche dei suoi strati.
La missione di Juno: il nostro occhio sul gigante del Sistema Solare[appbox appstore ]
Un momento importante della missione di Juno è stato lo scorso 9 aprile, quando la navicella ha raggiunto il suo massimo punto di avvicinamento a Giove, arrivando a trovarsi a poco più di 3.300 chilometri sopra le cime delle nuvole del gigante.
Quando è stata invece scattata l’immagine elaborata poi da Jónsson, Juno si trovava a circa 5.300 chilometri sopra le nubi di Giove a una latitudine di circa 50 gradi, mentre, secondo la NASA, “il veicolo spaziale stava viaggiando a circa 209.000 chilometri orari rispetto al pianeta”.
Ph. Credit: Image data: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS. Image processing by Björn Jónsson © CC NC SA