Scienziati sono a un passo dalla Grande Macchia Rossa, l’occhio di Giove immortalato dalla sonda Voyager 1 nel 1979. Lo spacecraft Juno proprio in queste ore punterà verso la zona in questione, 5600 miglia sopra le gigantesche nuvole gassose che sovrastano il pianeta, uno spacecraft non è mai arrivato fino a qui.
La macchia rossa è in sostanza una grande tempesta che soffia sul suolo di Giove da secoli. Parliamo di qualcosa di gigantesco, ben più largo del diametro terrestre. Scopriamo insieme i segreti di questo misterioso occhio di Giove.
L’occhio di Giove nel mirino di Juno
La sonda Juno ci ha regalato immagini mozzafiato del pianeta gigante, adesso punta a un bersaglio ancora più prestigioso: la Grande Macchia Rossa di Giove. Un obiettivo lungamente inseguito, come ha dichiarato Scott Bolton della SRI di San Antonio: “Nessuno scienziato ha davvero compreso come questa tempesta si sia creata o perché sia riuscita a durare così tanto”.
Non solo la telecamera di Juno sarà in grado di catturare immagini dettagliate della zona, ma sarà anche in grado di fornire ulteriori informazioni circa la zona. Per esempio, il radiometro può ottenere importanti dati circa questo misterioso occhio. Bolton e i suoi colleghi utilizzeranno varie risorse, tra le quali telescopi a terra, telescopi orbitali e anche astronomi amatoriali effettueranno misurazioni circa il tempo che Juno impiega a fotografare la tempesta.
Non è la prima volta che Juno passa da queste parti, ogni 53 giorni l’orbita dello spacecraft si avvina al pianeta. Un altro strumento a disposizione di Juno può misurare il campo gravitazionale intorno alla macchia, deve esserci qualcosa di gigantesco per mantenerne l’esistenza. La tempesta più imponente del sistema solare è attiva da oltre 350 anni, l’aria interessata supera i 16 mila chilometri e rappresenta uno dei più grandi misteri spaziali da chiarire.
Fonte: npr.org