Due giovani donne arrivate all’aeroporto londinese Heathrow arrestate nel febbraio del 2014 trasportavano bagagli apparentemente normali; tuttavia, i doganieri non si limitarono ad un’osservazione superficiale e decisero di perquisire le borse, trovando 13 esemplari di iguana nascoste in diverse paia di calzini nascoste nelle tasche interne. Ciò che ha sorpreso i funzionari è stato anche il fatto che le iguane, animali in grave pericolo d’estinzione, abbiano resistito al lunghissimo viaggio transatlantico.
“Solo 600 di questi animali sopravvivono oggi allo stato brado, soprattutto nell’arcipelago delle Bahamas; è perciò terribile che questi animali siano stati trasportati illegalmente e in queste condizioni, solo per far lucrare qualche collezionista senza scrupoli. Per fortuna, siamo riusciti a riportare 12 esemplari sopravvissuti alla traversata nel loro habitat naturale, sull’isola di San Salvador“, ha detto Grant Miller, che all’epoca lavorava per l’autorità doganale specializzata nella tutela delle specie animali in via di estinzione.
L’episodio resta uno dei più spregiudicati tentativi di traffico di specie animai degli ultimi anni e mostra fino a che punto i trafficanti si spingono a sfidare la legge per arricchire le loro collezioni private o per accaparrarsi parti di questi animali da consumare per le loro presunte proprietà mediche, o semplicemente come cibo esotico. Il commercio illegale di animali selvatici è oggi una delle forme di commercio illegale più redditizie al mondo, secondo solo a quello di droga, armi ed esseri umani.
Ed è un commercio che sta crescendo in modo drammatico, dal contrabbando occasionale, al traffico, soprattutto a fini alimentari, di oltre mezzo milione di esemplari di pangolini dall’Africa all’Asia. Nel caso dei pangolini, due delle otto specie di pangolino conosciute al mondo sono oggi considerate in pericolo di estinzione e sussistono serie preoccupazioni anche riguardo alle altre.
Oltre ai pangolini, il commercio interessa anche altri animali in via di estinzione come elefanti, rinoceronti, anguille europee e cavallucci marini. Trovare modi per fermare la mattanza che si sta facendo di queste creature sta diventando un problema molto serio, dicono gli ambientalisti, e sarà al centro di un incontro previsto per questa settimana presso la Zoological Society di Londra.
L’organizzatore della conferenza, Tom Letessier, ha affermato che una delle forme più preoccupanti di commercio illegale di animali selvatici è lo sterminio degli squali, in particolare degli squali grigi e degli squali trebbia dell’Oceano Indiano. “Le loro pinne vengono tagliate e gli squali vengono poi ributtati in mare e lasciati morire. Le pinne finiscono poi in tavola in occasione di banchetti riservati alle personalità più eminenti del sud-est asiatico“, ha aggiunto.
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