Dei possenti topi, geneticamente modificati, hanno preso parte ad un esperimento sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per dimostrare come il blocco di una via di segnalazione molecolare, possa proteggere dalla perdita di massa muscolare ed ossea in assenza di gravità. Questo nuovo studio ha rivelato una promettente capacità di recupero promossa dal blocco di questo meccanismo fisiologico, che potrebbe essere di grande aiuto per mitigare la perdita di muscolatura ed osso da parte degli astronauti durante la loro permanenza nello spazio.
Per condurre le ricerche, sono state inviate a bordo della ISS, 40 femmine di topo geneticamente modificate in modo da stimolarne la crescita muscolare. I roditori sono stati inviati nello spazio a dicembre per poi rientrare sulla Terra il 7 gennaio con una capsula Dragon della SpaceX.
L’esperimento, denominato Rodent Research-19, prevedeva la somministrazione di un agente, il recettore ACVR2B, per bloccare le vie di segnalazione della miostatazione e l’attivina, due vie che influenzano la densità ossea e la massa muscolare scheletrica. È anche noto che il blocco di queste vie induce la crescita muscolare e ossea. Per questo i topi geneticamente modificati per non produrre miostatina, presentavano il doppio della massa muscolare dei topi selvatici, e sono stati soprannominati topi possenti.
I 40 topi inviati sulla ISS, sono stati poi confrontati con il gruppo di controllo di altri 40 roditori rimasti sul nostro Pianeta. Sia parte dei topi inviati nello spazio che parte di quelli che non hanno spiccato il volo, sono stati trattati con il recettore bloccante. Mentre una parte non sono stati trattati affatto.
Tutti i topi trattati, sia nello spazio che sulla Terra, hanno mostrato un aumento della massa muscolare e della crescita ossea rispetto a quelli non trattati che hanno invece sperimentato una significativa perdita di massa muscolare e ossea. Inoltre, al loro rientro sul nostro Pianeta, i topi trattati hanno mostrato un recupero migliore della massa muscolare e della densità ossea.
Come hanno dichiarato il dottor Se-Jin Lee, professore al Jackson Laboratory e illustre professore presidenziale presso la School of Medicine dell’Università del Connecticut, e la dottoressa Emily L. Germain-Lee, endocrinologo pediatrico presso il Connecticut Children’s Medical Center e un professore di pediatria presso la School of Medicine dell’Università del Connecticut, “i topi ipermuscolari a causa di una mutazione nel gene della miostatina sono stati in grado di trattenere la maggior parte, se non tutto, quel muscolo in più durante la permanenza nello spazio. Questi risultati mostrano che il blocco delle attività di questi ormoni funziona per migliorare sia i muscoli che le ossa”.
A bordo della ISS, gli astronauti si esercitano ogni giorno per mitigare la perdita di muscoli e ossa, ma esperimenti come questo possono aiutare gli scienziati a capire come si verifica la perdita e cercare una soluzione per gestirla e mitigarla.
Una terapia farmacologica potrebbe prevenire la perdita di ossa e muscoli, ma ci sono potenziali effetti collaterali che devono essere considerati e compresi. L’obiettivo è dunque cercare di capire come modificare questi farmaci per evitare tali problemi.
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