Probabilmente molti di noi non sanno che la maggior parte degli alimenti non ha una data di scadenza. Quello che solitamente si legge sulle confezioni è la data entro la quale è preferibile consumare i cibi. Se questa data è già trascorsa, è normale chiedersi cosa può accadere se si sceglie di mangiare comunque il cibo. In breve, gli esperti assicurano che mangiare cibi scaduti non solo è sicuro, ma fa anche bene al pianeta, perché aiuta a ridurre lo spreco di cibo.
Perché e in quali casi mangiare cibi scaduti non comporta rischi
Quando si tratta di date sulle etichette degli alimenti, c’è sicuramente da confondersi. Secondo la FDA, questa confusione contribuisce al 20% circa degli sprechi alimentari in casa. In realtà, gli unici alimenti che hanno una data di scadenza certa sono il latte artificiale, alcuni alimenti per bambini e il latte proveniente da alcuni Stati. Se un alimento è etichettato come “scaduto il”, allora la data indicata è l’ultimo giorno in cui l’alimento è sicuro da mangiare. Se il cibo ha superato la data di scadenza, occorre gettarlo, specialmente se si tratta di latte artificiale e in generale di alimenti per bambini.
La dicitura che appare più frequentemente sulle confezioni è “da consumarsi preferibilmente entro”. Questa si riferisce all’ultimo giorno utile per ottenere la massima qualità, consistenza e gusto e non ha niente a che vedere con la sua sicurezza e salubrità. Inoltre, gli esperti spiegano che mangiare il cibo dopo la data di scadenza ha una conseguenza importante e sicuramente positiva: la riduzione degli sprechi. Sempre secondo la FDA, solo negli Stati Uniti lo spreco di cibo si aggira intorno al 30-40% dell’offerta alimentare. Secondo l’Economic Research Service dell’USDA, circa il 31% del cibo perso nel 2010 a livello di vendita al dettaglio e di consumo equivale a circa 60,3 miliardi di kg e 161 miliardi di dollari. Si tratta di cibo che avrebbe potuto nutrire le famiglie bisognose, ma finisce nelle discariche.