Un folto gruppo di esploratori spaziali ha ipotizzato a lungo l’esistenza di un invisibile “Pianeta Nove” ai margini del nostro sistema solare. Ora, gli scienziati hanno negato questa possibilità, definendo ciò come “un’illusione“. Secondo gli esploratori spaziali, il Pianeta Nove potrebbe essere fino a dieci volte più grande della Terra e 400 volte più lontano dal Sole rispetto alla Terra. Tuttavia, gli scienziati dell’Università del Michigan ora ritengono che le prove potrebbero essere errate. I ricercatori hanno concluso che le orbite insolite utilizzate in precedenza per prevedere la sua esistenza potrebbero essere soltanto un’illusione.
Lo studio, condotto dallo scienziato Kevin Napier e dal suo team, ha scoperto che invece di “oscillare” nelle orbite delle rocce spaziali, le persone hanno tratto una conclusione errata che un insieme di rocce è stato stato scambiato per un pianeta gigantesco. I ricercatori hanno analizzato le orbite di 14 rocce spaziali, che non erano state incluse nella ricerca precedente. Alcune delle rocce, gli oggetti transnettuniani estremi (ETNO), hanno orbite decisamente strane, il che ha portato alcuni scienziati a credere che ci fosse un pianeta là fuori.
Il team dell’Università del Michigan ha affermato che vi è stato un significativo bias di selezione dovuto al modo in cui vengono trovati gli ETNO. I ricercatori hanno scritto nel loro articolo: “Poiché gli ETNO seguono orbite altamente ellittiche e la loro luminosità diminuisce come 1 / r4, vengono quasi sempre scoperti entro pochi decenni dal perielio. Inoltre, i rilievi telescopici osservano un’area limitata del cielo, in particolari periodi dell’anno, a una profondità limitata. Questi effetti si traducono in una distorsione di selezione significativa”.
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