Gli scienziati sanno perché queste formiche di velluto (che in realtà sono vespe) sono così bianche e soffici da sembrare cotone. Nell’arido deserto degli Stati Uniti sudoccidentali, tra le numerose specie che lo popolano, vive un animale, il cui nome scientifico è Dasymutilla gloriosa. E che, nonostante sia noto come formica di velluto, è in realtà una vespa.
“È logico supporre che l’apparenza di queste creature si sia evoluta in modo da poter nascondersi dai predatori tra i frutti caduti del chaparral. Ma le vespe hanno preceduto l’arrivo di questo arbusto nel sud-ovest americano di milioni di anni. Così abbiamo deciso di indagare su altre spiegazioni per il suo colore bianco“, afferma Joseph Wilson, professore associato presso il Dipartimento di Biologia della Utah State University.
La ricerca
Il ricercatore e il resto del team, il cui studio è stato pubblicato il 15 luglio sulla rivista scientifica Biology Letters, hanno cercato di verificare se l’aspetto di questa lanugine bianca ha dato a questi animali benefici termoecologici, aiutandoli a rinfrescarsi in un ambiente simile, arido e caldo come il deserto.
Per fare questo, gli scienziati hanno combinato i dati genetici con studi di imaging termico e hanno usato la spettroscopia in riflettanza per confrontare la vespa e la capacità del frutto di riflettere il calore.
I loro risultati indicano che le vespe riescono effettivamente a sopravvivere al caldo del deserto e che questo fenotipo si è evoluto come mezzo di termoregolazione, piuttosto che mimetizzarsi.