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Google Foto aggiunge nuove funzioni di editing a pagamento

Google Foto sta introducendo alcuni nuovi strumenti di editing basati sull’apprendimento automatico che fino ad ora erano esclusivi della gamma Pixel, ma per ottenerli sarà necessario sottoscrivere un abbonamento Google One. Il servizio a pagamento per chi non lo conoscesse offre spazio di archiviazione online esteso per le foto.

I nuovi strumenti premium includono Luce ritratto, Sfocatura ritratto e Pop colore. Questi erano tecnicamente già disponibili per tutti gli utenti di Google Foto, anche quelli gratuiti, ma la differenza è che gli abbonati sono ora in grado di applicare alcuni filtri particolari alle immagini. Tra i filtri Google ne ha inserito anche alcuni nuovi come l’opzione “suggerimenti per il cielo” che modifica gli orizzonti e crea effetti più drammatici dando vita ad una sorta di effetto innaturale.

 

Lo spazio di archiviazione di Google Foto diventa a pagamento

Google prevede di eliminare gradualmente lo spazio di archiviazione illimitato gratuito in Google Foto a partire dal 1° giugno. Al momento, l’archiviazione di foto di “qualità originale” è limitata, ma gli utenti possono archiviare immagini a risoluzione più elevata illimitate. Presto ciò passerà a un limite rigido di 15 GB per tutte le foto indipendentemente dalla qualità.

Il piano Google One più conveniente parte da $ 1,99 al mese e offre 100 GB di spazio nella miriade di servizi dell’azienda, da Foto a Drive e Gmail. Le versioni più costose includono più spazio di archiviazione, come 200 GB per $ 2,99 al mese, ed extra come l’accesso alla VPN di Google nel piano di $ 9,99 al mese.

Google Foto è considerata una delle migliori app di archiviazione e editing di foto all-in-one disponibili. L’azienda ha lavorato duramente nel corso degli anni sviluppando le sue capacità di apprendimento automatico per ottenere i migliori scatti dalle fotocamere degli smartphone che potrebbero non utilizzare i sensori più recenti.

Foto di NeONBRAND da Unsplash

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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