Nel corso del 2016 Google ha deciso di mettersi in proprio proponendosi al pubblico attraverso una serie di soluzioni che ruotano attorno allo slogan “Made by Google“. La verità è che l’hardware della società di Mountain View non riscontra il successo sperato, al contrario di una holding Alphabet che invece sta facendo la fortuna dell’azienda.
I ricavi indotti da Google Alphabet hanno chiuso a 26 miliardi di dollari il quarto trimestrale dell’anno 2016 con un solido +22% rispetto al periodo di riferimento precedente dello scorso anno. Il Capo dell’Ufficio Finanza Ruth Porat a definito il tasso di crescita come “eccezionale” ed ha posto in evidenza i settori trainanti del progetto visti in quello che è il perno centrale della software house, ovvero il suo motore di ricerca, a la piattaforma online di Youtube.
Le previsioni fornite dall’amministratore delegato Sundar Pichai in merito a questo nuovo 2017 preannunciano un anno davvero interessante in merito al fattore di crescita. Vi è però il rovescio della medaglia dato da un settore hardware che non attira l’utenza. Il 99% dei ricavi deriva da Alphabet che nonostante ciò vede una contrazione del 2.5% sul prezzo delle azioni.
Nel corso dell’evento inaugurale delle nuove line-up di prodotti presentate lo scorso Ottobre 2016 si è assistito all’introduzione dei nuovi smartphone Google Pixel e dei sistemi integrati per la domotica della casa forniti dalle nuove piattaforme Google Home che hanno integrato anche la presentazione dei nuovi Daydream da destinarsi al segmento della realtà virtuale e la nuova versione del Chromecast 4K. La realtà dei fatti parla chiaro: l’hardware Google non piace.
Nel segmento dei dispositivi l’obiettivo primo della società è quello di sfidare a viso aperto Apple. La speranza dei dirigenti della compagnia è quello di migrare una larga fascia di utenza iOS verso in nuovi sistemi di Mountain View. In questo frangente vi è anche Samsung che attualmente domina il settore mobile delle adozioni per l’ecosistema Android degli smartphone.
Accanto al manifestato interesse per il mercato mainstream dei prodotti mobile della telefonia mobile l’azienda sta puntando alla guida autonoma ed all’automotive oltre che su progetti innovativi che consentano di curare malattie e fornire un monitoraggio in tempo reale dello stato di salute dei pazienti da volersi attraverso wearable device creati ad hoc allo scopo.
Vi è anche la necessità di colmare il gap indotto dal digital device cui si sta provvedendo attraverso l’implementazione di soluzioni aerosatiche (mongolfiere) per portare la rete Internet nelle aree scoperte ed una serie di altri progetti che al momento non porteranno alcun ricavo utile alla società.