Nel corso di questa settimana si sta facendo un gran parlare degli ultimi arrivati in territorio smartphone, ovvero sia i tanto attesi Google Pixel, sottoposti oggi ad una serie di test che hanno portato in evidenza un risultato davvero inatteso che possiamo vedere nel video a fondo pagina rilasciato per l’occasione.
Ogni qualvolta un nuovo smartphone investe il mercato consumer, è prassi che venga sottoposto ad una severa batteria di test volta a verificare le specifiche costruttive e le capacità di resistenza, così come dichiarato dal costruttore in base alle specifiche proprie di ogni terminale in uso.
Per Google Pixel e Google Pixel XL non ci si è affidati certo al caso e, anche in questo frangente, i test condotti hanno spaziato un po in tutti i comparti, passando dal classico “test da graffi” e sino al burn-test completatosi poi con il test di piegatura che ha evidenziato risultati davvero inaspettati e ben lontani dalle aspettative iniziali.
Scratch test- Uno scratch test risponde ad una prova di resistenza che simula stress da taglio quali potrebbero essere causati dalla presenza di chiavi, monete e, nei casi limite, di vere e proprie lame. Il rivestimento in Cornig Gorilla Glass previsto dal costruttore per il suo terminale, in questo caso, dovrebbe garantire il giusto supporto di resistenza allo stress unitamente al previsto texture cover della capsula auricolare.
Il verdetto, in tal caso, è stato davvero soddisfacente ed ha evidenziato un ottimo grado di resistenza, addirittura superiore a quello del’ultimo iPhone 7, spesso usato come metro di confronto per gli ultimi Pixel Phone sia sul piano estetico che prestazionale. Nonostante tutto, i device continuano a funzionare correttamente.
Burn test – Il test di calore utilizza un semplice accendino a gas per simulare una condizione limite si esposizione al calore che, in questo caso specifico, ha portato in evidenza un malfunzionamento permanente della parte del display esposta alla condizione prevista. Una diffusa macchia di colore bianco, infatti, si staglia sull’area esposta senza consentirne la dissoluzione. Sebbene sia questa una condizione piuttosto remota, sappiate che il vostro telefono non ne uscirà incolume.
Bend test – Il bend test è qualcosa che in molti non si augurerebbero per il proprio telefono. Consiste nel piegare letteralmente il terminale sino al punto massimo si rottura onde verificarne lo stato ed il suo funzionamento . Tra tutti i telefoni sin oggi testati, Google Pixel è risultato essere il migliore in tal senso. Nonostante il pannello sia fuoriuscito dalla sua sede, infatti, il telefono continua comunque a funzionare senza subire alcun effetto e ritornando alla sua posizione originaria come se nulla fosse.
La qualità dei Google Pixel, e lo potete vedere direttamente nel video che segue, rispecchia appieno gli standard di qualità previsti eccezion fatta per il test di esposizione al fuoco (da ritenersi, comunque, decisamente non consono ad una situazione reale). Ecco il video: