Un nuovo studio che ha preso in esame le condizioni precarie della Grande Barriera Corallina ha evidenziato che ha perso metà dei suoi coralli. Il danno maggiore sembra essere distribuito su tutti i tipi di coralli ovvero i piccoli, medi e grandi. Questo è avvenuto nel corso degli ultimi decenni anche se il periodo di studio è andato dal 1995 al 2017.
Le parole del Dottor Andy Dietzel, autore principale dello studio: “Abbiamo misurato i cambiamenti nelle dimensioni delle colonie perché gli studi sulla popolazione sono importanti per comprendere la demografia e la capacità dei coralli di riprodursi.
Il danno alla Grande Barriera Corallina
Le parole del collega Terry Hughes: “Abbiamo riscontrato che il numero di coralli piccoli, medi e grandi sulla Grande Barriera Corallina è diminuito di oltre il 50% dagli anni ’90. Il declino si è verificato sia in acque poco profonde che in acque più profonde, e praticamente in tutte le specie, ma soprattutto nei coralli ramificati ea forma di tavolo. Questi sono stati i più colpiti dalle temperature record che hanno innescato lo sbiancamento di massa nel 2016 e nel 2017.”
Finora si pensava che i coralli più grandi riuscivano a resistere ai danni portati dal cambiamento climatico, ma questo nuovo studio ha evidenziato il contrario. L’aumento della frequenza dei disturbi, un esempio su tutte le ondate di calore marine, sta portando a un veloce deterioramento di questa struttura naturale tanto affascinante quando importante per l’ecosistema marino. La parte più colpita è quella settentrionale a cui segue quella centrale. Quest’anno anche la parte meridionale ha registrato forti disturbi.