Foto di lucas mendes da Pexels
Un nuovo studio ha portato alla luce una relazione tra malattie trasmissibili sessualmente in donne in gravidanza con un possibile parto prematuro. La nascita pre termine, ossia la gravidanza che non è arrivata al suo completo ciclo di 37 settimane, è la causa principale di complicazioni neonatali e di morte in tutto il mondo.
Proprio per questo le nascite pre termine sono leggermente aumentate dal 2016 al 2019, dove è stato necessario più lavoro per identificare i fattori di rischio. È noto che le malattie sessualmente trasmissibili materne danneggiano i feti in via di sviluppo, ma studi precedenti al riguardo non hanno portato a risposte concludenti.
Gli autori quindi hanno utilizzato i dati del certificato di nascita a livello nazionale e le cartelle cliniche di oltre 14 milioni di coppie madre-bambino per esaminare i collegamenti tra parto pre termine e infezioni della madre. Di tutte le donne che avevano partorito in quegli anni avevano l’1,9% la clamidia, lo 0,3% aveva la gonorrea e lo 0,1% aveva la sifilide prima e durante la gravidanza.
L’8% di tutti i neonati ha avuto una nascita prematura. Lo studio ha suggerito che le donne con queste infezioni sessuali avevano circa il 2% in più di probabilità di partorire prematuramente rispetto a quelle che non avevano alcuna condizione. Le infezioni da gonorrea e sifilide portano ad una nascita ancora più prematura, ossia tra la 28 e 31 settimana di gestazione.
La clamidia può causare danni gravi e permanenti al sistema riproduttivo di una donna. Ed tutte le malattie sessualmente trasmissibili possono causare parto pre termine ed essere trasferite ai bambini durante il parto, causando probabilmente polmonite e infezioni alle orecchie. Lo studio non ha studiato in modo preciso e dettagliato come queste malattie possano influenzare la nascita dei bambini, ma gli autori potrebbero avere delle idee. Una di queste è che la clamidia e la gonorrea possano risalire lungo la vagina e la cervice e permettere l’insorgenza della corioamnionite, una condizione in cui i batteri infettano le membrane che circondano il feto e il fluido in cui galleggia il feto.
La sifilide invece può causare un’infezione sistemica e innescare la placenta per usare la sua risposta infiammatoria. Tuttavia, se un’infezione materna induce un parto prematuro può dipendere anche dalle caratteristiche e dalla concentrazione dell’agente patogeno e dai tempi dell’infezione. Per le donne, i sintomi di clamidia, gonorrea e sifilide non compaiono sempre data la natura a volte silenziosa delle prime fasi dell’infezione. Tuttavia i sintomi possono includere perdite vaginali anormali o sanguinamento; sensazione di bruciore durante la pipì; dolore rettale, secrezione, prurito o sanguinamento.
Tutte le donne in gravidanza dovrebbero essere sottoposte a screening precoce per la sifilide, con un secondo screening nel terzo trimestre raccomandato per le donne ad alto rischio, consiglia il CDC.
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