Gli oceani presenti sul nostro pianeta sono pieni di misteri e ovviamente le fosse oceaniche ne nascondono ancora di più vista la loro profondità. Per come sono conformate risulta molto difficile esplorare con successo e minuziosamente, ma nonostante questo negli ultimi mesi un equipaggio di Aquatica Submarines è riuscito nell’impresa di esplorare una di queste fosse presente nelle acque vicino al Belize nota come Great Blue Hole.
Delle parole vanno prima spese per la compagnia appena citata. Per certi versi possiamo paragonarla a SpaceX, una compagnia che su questo sito trattiamo spesso. Mentre quest’ultima ha l’obiettivo, tra i tanti, di riuscire a rendere le missioni spaziali meno costose grazie a particolari razzi riutilizzabili, Aquatica Submarines si occupa di creare sottomarini in grado di rendere l’esplorazione marina meno costosa.
Great Blue Hole
Tornando alla missione in sé, l’equipaggio tra il 27 novembre e il 13 dicembre 2018 ha preso parte a più di 20 immersioni. In tale periodo sono riusciti a completare una mappa sonar 3D della fossa, informazioni importanti che hanno precisato che verranno condivisi con l’intera comunità scientifica interessata.
Tra le scoperte fatte grazie ai vari sensori, come il Dual Axis Sonar e il Sonar multi-raggio, hanno scoperto che a seconda della profondità prevalevano materiali diversi. Circa a 90 metri c’erano strati di carbonato di calcio con la presenza di coralli mentre poco dopo iniziavano a comparire sempre più strati di idrogeno solforato. Al disotto dei 90 metri l’ossigeno spariva completamente e a 124 metri si evidenziavano formazioni di stalattiti e stalagmiti ricoperte di sabbia.
Tra i 100 e i 110 metri hanno trovato una zona che hanno definita come Cimitero della Conca in quanta caratterizzata dalla presenza di conchiglie morte. L’ambiente privo di ossigeno a causa dello strato di idrogeno solforato ha portato alla morte gli animali che una volta abitavano le conchiglie che probabilmente sono sprofondate nel buco per sbaglio.
https://youtu.be/0NKAdJkng4Q