Durante questa pandemia in molti si sono mossi per cercare di risolvere la situazione, da chi semplicemente lavora per curare le persone, a chi studia il virus direttamente e chi cerca un possibile vaccino. Tutto questi sono stati bersagli di attacchi informatici così da rendere la situazione di emergenza ancora più complicata. Tra le tante segnalazioni in merito, ora Microsoft sta accusando hacker russi e nord coreani di alcune azioni.
Nello specifico, sembra che diversi attori malevoli abbiano preso di mira ricerche per vaccini e trattamenti anti-Covid-19. Gli obiettivi presi di mira sono aziende farmaceutiche in Canada, Francia, India, Corea del Sud e Stati Uniti. Gli hacker hanno agito in modo diverso, ma tutti con l’obiettivo di rubare credenziali di accesso ad account di lavoro.
La guerra informatica per la ricerca dei vaccini
Non tutti i paesi hanno a disposizione risorse per poter iniziare ricerche sui vaccini e quindi hanno preferito provare ad attaccare tramite una guerra informatica nel tentativo di avere in mano qualcosa. Altri invece sembrano che si siano mossi solo nel tentativo di andare a ritardare la ricerca di una soluzione al problema; ogni ritardo nell’uscita dall’emergenza sono danni pesanti all’economia.
A maggio i funzionari statunitensi avevano segnalato attacchi da parte della Cina e dell’Iran. L’obiettivo erano proprio le ricerche sui vaccini. A luglio erano invece stati segnalati altri attacchi da parte della Cina con lo stesso scopo mentre nel Regno Unito avevano individuato una situazione simile, ma con origine dalla Russia. Uno scenario nel complesso abbastanza grave che arriva in un momento tra i peggiori degli ultimi decenni.
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