Invecchiare in salute non è solo una questione genetica, ma il risultato di scelte quotidiane che iniziano molto prima della vecchiaia. Il concetto di healthy ageing — letteralmente “invecchiamento sano” — si riferisce a un processo che consente di mantenere benessere fisico, mentale e sociale nel tempo, riducendo il rischio di malattie croniche e mantenendo l’autonomia il più a lungo possibile. È un approccio preventivo e proattivo che può iniziare già dalla giovinezza.
Uno dei pilastri dell’healthy ageing è l’alimentazione. Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi “buoni”, aiuta a prevenire patologie come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Il modello mediterraneo, in particolare, è considerato uno dei più efficaci per favorire la longevità, grazie all’apporto di antiossidanti e nutrienti essenziali.
Healthy ageing: la strategia per invecchiare in salute partendo da giovani
Ma non basta mangiare bene: anche il movimento è fondamentale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata — come camminata veloce, bicicletta o nuoto — possono migliorare la salute cardiovascolare, mantenere la massa muscolare e ridurre il rischio di cadute e disabilità nella terza età. L’esercizio, inoltre, favorisce la produzione di endorfine, con benefici sull’umore e sulle capacità cognitive.
L’healthy ageing coinvolge anche la sfera mentale e sociale. Coltivare relazioni, avere hobby, imparare cose nuove o dedicarsi al volontariato contribuisce al benessere emotivo e cognitivo. La stimolazione intellettuale costante, infatti, è un’arma potente contro il declino cognitivo e la solitudine, che possono incidere negativamente sulla salute generale.
Anche la qualità del sonno gioca un ruolo cruciale. Dormire bene aiuta a rigenerare l’organismo, rafforza il sistema immunitario e migliora le funzioni cerebrali. Problemi cronici di insonnia, al contrario, sono spesso collegati a disturbi dell’umore, aumento del rischio cardiovascolare e peggioramento della memoria. Per questo è importante instaurare routine serali sane e mantenere ritmi regolari.
La prevenzione è un tassello chiave
La prevenzione è un altro tassello chiave: sottoporsi a controlli periodici, monitorare la pressione, il colesterolo e i livelli di glicemia permette di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Anche la salute orale, spesso trascurata, è fondamentale per evitare infezioni e problemi nella masticazione, che possono compromettere l’alimentazione.
Non bisogna dimenticare l’importanza di evitare comportamenti a rischio: fumo, alcol in eccesso e sedentarietà sono tra i principali nemici dell’invecchiamento sano. Abbandonare queste abitudini il prima possibile ha un impatto concreto sull’aspettativa e sulla qualità della vita, anche in età avanzata.
Infine, l’healthy ageing è una responsabilità collettiva. Le istituzioni, le città e i servizi sanitari possono creare ambienti favorevoli — con spazi verdi, piste ciclabili, alimentazione accessibile e politiche inclusive — per sostenere le persone in tutte le fasi della vita. Perché invecchiare bene è una conquista possibile, se si comincia a costruirla già da giovani.