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HoloLens 2, realtà virtuale mai vista prima grazie a Intelligenza Articiale

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Ci siamo, tutto è pronto per gli occhiali di seconda generazione pensati per la realtà virtuale, Microsoft rilancia e vuole stupire il mondo con i suoi HoloLens 2. Il mercato è pronto per un grande balzo, Redmond vuole sconvolgerlo integrando nel suo device un chip per l‘intelligenza artificiale.

Il 2017 si conferma anno della realtà virtuale, il mercato prosegue la sua fisiologica espansione e si appresta ad abbattere muri. Non più solo strumento legato all’industria videoludica ma supporto per l’utente a 360 gradi, in grado di interagire con il soggetto a fornire la risposta desiderata. Scopriamo insieme la nuova creatura di Microsoft.

Intelligenza Articiale, l’arma in più di HoloLens 2

Secondo Elon Musk l’Intelligenza Artificiale può essere una minaccia per l’umanità, ma sono innegabile le opportunità legate a questo genere di tecnologia. Presto piattaforme IA cambieranno vari aspetti della nostra vita e la rivoluzione è già iniziata, Microsoft giocherà un ruolo determinante in tal senso.

Hololens 2 microsoft realtà virtuale intelligenza artificiale

C’erano pochi dubbi che Microsoft fosse al lavoro sul progetto HoloLens 2, la concorrenza in questi mesi è attiva e lasciare il passo sarebbe stato un errore strategico imperdonabile, tuttavia forse non tutti si aspettavano che l’azienda si facesse avanti in tempi così brevi e in maniera tanto spavalda.

Redmond, tramite un breve video pubblicato su YouTube e un post sul sito ufficiale, ha aperto il sipario sul futuro della realtà virtuale. Il processore HPU è il grande protagonista, si tratta di un processore pensato appositamente per la realtà virtuale, al suo fianco un processore di intelligenza artificiale.

Una novità che cambia radicalmente le carte in tavola, visto che gli occhiali non avranno bisogno di cloud processing per sapere cosa l’utente sta vedendo e sentendo in un determinato momento. HoloLens 2 sarà in grado di tracciare movimenti e comandi vocali, senza la necessità di inviare all’esterno i dati.

Un dispositivo intelligente nel vero senso della parola, visto che sarà in grado di “comprendere” il contesto e offrire risposte conseguenti. Questo è il “futuro del computing”, per dirla con le parole del Director of Science di HoloLens, Marc Pollefeys. Speriamo che questa rivoluzione possa entrare nelle nostre case e non restare a unico appannaggio degli sviluppatori.

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