La nostra storia, la nostra storia prima di essere diventati quelli che siamo ora, è piena di buchi, di strade alternative che non hanno portato a nulla o di incroci con altre linee evolutive. Ogni tanto salta fuori un nuovo ominide, o meglio, i resti di un possibile lontano parente e tra i più recenti abbiamo l’Homo di Denisova che prende il nome dalla caverna in cui alcuni resti sono stati scoperti.
Per la prima volta a quanto sono iniziati gli studi più approfonditi sul luogo dei primi ritrovamenti è stato recuperato il primo frammento di teschio in assoluto; in realtà è stata è prelevato tre anni fa, ma le analisi lo hanno classificato solo ora. Si tratta di una conclusione così recente che non è ancora stato pubblicato alcun che; il ritrovamento in sé verrà discusso dall’Associazione americana degli antropologi fisici e presentare la scoperta sarà Bence Viola, paleoantropologa dell’università di Toronto.
I cosidetti gemelli dei Neanderthal
Il gruppo di Denisova viene considerato come un gemello di quello dei Neanderthal e finora sono stati scoperti solo quattro individui, o per lo meno frammenti di essi; il primo è stato un mignolo nel 2010 in una grotta siberiana mentre questo frammento di teschio è l’ultimo sempre trovato nella stessa grotta e si tratta di un quinto individuo. È già stato fatto un test del DNA in merito è i dati affermano che fa parte proprio di questo gruppo di ominidi.
Importante al momento è cercare di capire l’appartenenza di due crani parziali trovati invece in Cina. Le analisi in merito non sono ancora state fatte, ma se si scoprisse che anche questi fanno parte dello stesso gruppo, le conoscenze in merito cambierebbero radicalmente.