Huawei ricompensa fino a 130.000 euro se si trovano anomalie, in Cina

L'azienda di smartphone Huawei ha attivato solo in Cina un'iniziativa dove chi scopre anomaline, bug o problemi di sicurezza sui device viene ricompensato anche molto bene.

Huawei smartphone

L’uso costante di smartphone, tablet ecc., obbliga le varie aziende mondiali che si occupano di questi prodotti ad aumentare sempre più i livelli standard di estetica e soprattutto di funzioni interne. Non è un caso che negli ultimi modelli sul mercato troviamo smartphone con molta più RAM e un chip più avanzato, per assicurare performance elevate anche in caso di multitasking. L’ultimo modello dell’azienda cinese Huawei, il Mate 20 Pro, rispecchia molto quanto affermato precedentemente.

Ovviamente, le aziende prestano molta attenzione ai feedback dei propri utenti, infatti, Huawei ha appena lanciato un’iniziativa molto interessante. Vediamo di cosa si tratta.

 

Huawei ricompensa gli utenti

Nonostante i grandi sforzi in questi dettagli delle varie aziende, le vulnerabilità continuano spesso a nascere sia a problemi software sia a problemi della catena di produzione stessa. Un esempio è il malware scoperto in molte applicazioni su Play Store.

Proprio per questo, Huawei e le altre aziende cercano di tenere aggiornati il più possibile i device con le patch di sicurezza. L’azienda cinese, in questi giorni, ha aderito ad un progetto con altre compagnie lanciando il suo programma di ricompense, in collaborazione con 360 Mobility Security.

Il funzionamento è molto semplice. Se scopriamo su un device, smartphone o tablet Huawei, un problema, un bug, anomalie varie o vulnerabilità che riguardano la sicurezza, l’azienda cinese ci ricompensa, in base a cosa gli portiamo, fino ad un milione di yuan, che equivalgono a 127.000 euro. E’ un’iniziativa molto utile e interessante, purtroppo per ora limitata solo in Oriente. Non resta che sperare che venga estesa anche al resto del mondo, per aumentarne anche la forza.