Hubble immortala giovani stelle tumultuose nella nebulosa di Orione

Date:

Share post:

Una nuova foto del telescopio spaziale Hubble mostra stelle variabili, calde e giovani, nella Nebulosa di Orione. Tra le nubi di gas blu e rosso Hubble ci offre infatti uno sguardo dettagliato ad una piccola porzione della famosa Nebulosa di Orione. Tra i gas spiccano due stelle brillanti con i picchi di diffrazione a forma di croce, tipici delle immagini di Hubble.

 

Le stelle variabili di Orione

Si tratta della stella variabile V 372 Orionis, in basso al centro, e della sua compagna più piccola, in alto a sinistra, chiamata BD-05 1307. V 372 Orionis, conosciuta anche come HD 36917 o Ori 47, è una stella variabile che mostra variazioni irregolari nella sua luminosità. La stella compagna, BD-05 1307, anche nota come 2MASS J05345223-0533085 o TIC 427373786, è classificata invece come stella della linea di emissione.

Stelle variabili come quelle di Orione sono spesso associate a nebulose diffuse, proprio come lo sono il gas e la polvere della Nebulosa di Orione. Questa è una delle più grandi regioni di formazione stellare, a circa 1.450 anni luce dalla Terra, dove vi sono moltissime stelle giovani e calde.

 

Come Hubble ha realizzato l’immagine

Per realizzare questa meravigliosa immagine sono stati utilizzati i dati di due deli strumenti del telescopio spaziale Hubble, la Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3. Questi strumenti acquisiscono dati nelle lunghezze d’onda infrarosse e in quelle del visibile.

Per ottenere l’immagine è stata creata una stratificazione dei diversi set di dati, che ha dato vita a questa immagine ricca di dettagli di questo angolo della nebulosa che è stata tra gli obiettivi preferiti di Hubble nel corso degli anni.

I bellissimi picchi di diffrazione che possiamo osservare nelle immagini, a forma di croce, non sono in realtà parte reale dell’immagine, ma artefatti creati dallo stesso telescopio spaziale. Come spiega l’ESA, gli artefatti sono una conseguenza dell’interazione della luce delle stelle con “i meccanismi interni di Hubble”. Di conseguenza sono anch’essi importanti, in quanto rivelano indizi della struttura di Hubble.

Nello specifico le quattro punte che circondano le stelle in questa immagine, sono create da quattro alette all’interno di Hubble che sostengono lo specchio secondario del telescopio. Questa è un po’ la firma del telescopio spaziale. A differenza di Hubble, i picchi di diffrazione del James Webb Space Telescope sono a sei punte a causa dei segmenti esagonali dello specchio del Webb e della struttura di supporto dello specchio secondario.

Ph. Credit: ESA/Hubble e NASA, J. Bally, M. Robberto

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Related articles

La cura per la cecità potrebbe trovarsi nei nostri occhi

La cecità, che colpisce milioni di persone nel mondo, potrebbe presto avere un trattamento innovativo grazie a una...

Ruolo del piacere nella sovralimentazione: perché l’obesità non dipende solo dall’appetito

L'obesità è spesso associata a un eccessivo desiderio di cibo, ma recenti studi suggeriscono che la vera causa...

Newton e la matematica moderna: il suo metodo aggiornato dopo 300 anni

A oltre 300 anni dalla sua formulazione, il metodo di Newton per il calcolo dei minimi di una...

Ruolo del sonno nella ristrutturazione del cervello e nel consolidamento della memoria

Il sonno non è solo un periodo di riposo per il corpo, ma un processo attivo e fondamentale...