Martedì l’account twitter NASA dedicato ad Hubble ha pubblicato un aggiornamento su un danno verificatosi al telescopio spaziale. Il guasto ha causato la temporanea interruzione delle operazioni di Wide Field Camera 3. Lo Space Telescope Science Institute spera che elettronica ridondante della fotocamera possa evitare ulteriori problemi anche se quest’ultimo è il secondo riscontrato in pochi mesi.
Il guasto precedente è avvenuto in Ottobre quando uno dei sei giroscopi che monitora la posizione e il movimento del telescopio ha interrotto le sue funzioni; affinché fosse riparato la NASA ha dovuto muovere e riavviare lo stabilizzatore. Mentre l’ultimo componente ad aver subito dei problemi è uno dei diversi strumenti contenuti nell’Hubble: la Wide Field Camera 3, progettata per registrare informazioni sulle stelle catturando immagini a luce visibile.
Fragile ed indifeso
Lo strumento è stato installato dagli astronauti durante la missione di manutenzione finale di Hubble nel 2009, sostituendo la precedente Wide Field and Planetary Camera 2. La missione di manutenzione del 2009 avrebbe dovuto garantire il perfetto funzionamento del telescopio fino al 2013; sono già passati cinque anni eppure, nonostante i vari guasti probabilmente dovuti alla sua età, Hubble continua a fornire spettacolari immagini del cielo.
Gli scienziati sperano di poter mantenere in attività lo strumento almeno fino a quando il suo successore, il James Webb Space Telescope, non sarà lanciato e messo in funzione nel 2021, se non addirittura fino al 2025. Un portavoce dello Space Telescope Science Institute, Christine Pulliam, ha affermato: “Le persone principali di cui abbiamo bisogno nelle operazioni sia scientifiche che di volo saranno disponibili per la risoluzione dei problemi. Una squadra tigre è già stata attivata“. Speranzosa che il telescopio possa tornare presto attivo ed in funzione.