Le autorità del Regno Unito sono in allarme per la diffusione dell’influenza aviaria nel paese dopo numerosissime segnalazioni della morte di alcuni cigni a causa della malattia. I decessi di questi animali si sono verificati maggiormente nella Cumbria, una contea del Nord-ovest dell’Inghilterra. La contea di Cumbria ospita il Lake District National Park, considerato come una delle più belle zone del Regno Unito, e ha fornito ispirazione per secoli a generazioni di artisti britannici.
I cigni, nella zona del canale di Ulverston, sono stati avvistati mentre compivano strani giri in tondo nel cielo. Dopodiché atterravano, sanguinando dalle narici, prima di morire. Una morte atroce quella descritta da alcuni testimoni, causata dall’influenza aviaria che si sta diffondendo nella zona.
Caroline Sim, una volontaria della Flying Free, un gruppo per la conservazione della popolazione di cigni di Ulverston, ha affermato: “molti di loro hanno iniziato a ruotare sul proprio asse in una direzione. È stato terribile da vedere”. La volontaria ha affermato che i cigni presentavano secrezioni nasali abbondanti ed alcuni erano invece sanguinanti.
Per il momento le morti dei cigni di Ulverston, in Cumbria, non sono ancora state direttamente collegate all’influenza aviaria. Ma le autorità lo ritengono molto probabile, dato che un cospicuo numero di cigni, deceduti a Dawlish, nel Devon, circa 400 km a sud di Ulverston, avevano contratto l’H5N8, l’ultimo ceppo di influenza aviaria identificato.
Altri casi simili hanno avuto luogo anche in altre nazioni europee, tra cui Francia, Germania, Belgio, Norvegia e alcuni altri paesi, in cui sono segnalati casi di H5N8 tra gli uccelli selvatici.
Il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali (DEFRA), afferma in una sua dichiarazione dello scorso 11 novembre che “le oche selvatiche vicino a Stroud nel Gloucestershire e i cigni vicino a Dawlish nel Devon sono risultati positivi all’influenza aviaria altamente patogena H5N8“.
Tutte queste vicende hanno spinto la DEFRA a diramare, lo scorso 22 novembre, una guida per i proprietari di uccelli e alla creazione di una zona di prevenzione per arginare l’epidemia di influenza aviaria.
Al momento, e per fortuna, data la particolare situazione che stiamo vivendo quest’anno in tutto il mondo, le autorità inglesi hanno chiarito che il rischio per l’uomo derivante da questo nuovo ceppo è molto basso.
Il dottor Gavin Dabrera, consulente in infezioni respiratorie acute per la sanità pubblica inglese, ha infatti affermato che “ad oggi, non ci sono stati casi umani di infezione da influenza A (H5N8) confermati dall’OMS e il rischio per la salute pubblica è molto basso”. Inoltre le autorità per gli standard alimentari hanno aggiunto che la possibilità di contrarre la malattia mangiando pollame infetto è bassa.
Indipendentemente dalla bassa minaccia per l’uomo, le autorità di tutta Europa hanno iniziato ad abbattere migliaia di uccelli nel tentativo di fermare la diffusione.
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay
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