È una verità universalmente riconosciuta che un laboratorio di fisica con una struttura scientifica leader nel mondo deve avere un piano per una macchina ancora migliore per riuscirci. Lo stesso vale per il laboratorio europeo di fisica delle particelle, il CERN, vicino a Ginevra, che ospita il più grande demolitore di atomi del mondo, il Large Hadron Collider (LHC) lungo 27 chilometri. Oggi, il consiglio governativo del CERN ha annunciato che lancerà uno studio di fattibilità tecnica e finanziaria per costruire un collettore ancora più grande lungo 80-100 chilometri che alla fine potrebbe raggiungere un’energia sette volte superiore a quella dell’LHC. La prima macchina non sarebbe costruita prima del 2040, secondo la riunione dei fisici europei.
La proposta dei fisici per ingrandire il CERN
C’è “un certo orgoglio per gli stati membri del CERN [che è] il principale laboratorio di fisica delle particelle, e penso che ci sia interesse per il CERN a rimanere lì”, afferma Ursula Bassler, un fisico e presidente del consiglio del CERN. Tuttavia, il direttore generale del CERN Fabiola Gianotti sottolinea che non è stato preso alcun impegno per costruire un nuovo gigantesco collider, che potrebbe costare $20 miliardi. “Non esiste alcuna raccomandazione per l’implementazione di alcun progetto“, afferma. “Questa potrebbe arrivare tra qualche anno.”
Ora, i fisici del CERN immaginano un futuro in cui, intorno al 2040, costruiranno un enorme collettore circolare elettrone-positrone per studiare l’Higgs. Quindi, avrebbero seguito un collettore di protoni più potente per raggiungere una nuova frontiera ad alta energia. Oggi il consiglio del CERN ha fatto un passo in quella direzione, annunciando un aggiornamento della sua strategia a lungo raggio, il primo dal 2013. Non resta che attendere ulteriori sviluppi su questa interessante vicenda scientifica.