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Scarsa igiene orale e Alzheimer: il collegamento fatto da un nuovo studio

Il morbo d’Alzheimer è una malattia terribile che al momento presenta ancora molti lati oscuri a livello di comprensione da parte degli esperti. Moltissimi studi sono impegnati nella ricerca di nuove informazioni che serviranno alla creazione di trattamenti sempre più efficaci e più duraturi; a volte sembra che quest’ultimi sembrano risultare più avanti delle reali conoscenze in merito. Recentemente un nuovo studio ha fatto una nuova scoperta su questa patologia e come da titolo si tratta dell’igiene orale.

Apparentemente le tossine batteriche derivanti da una scarsa igiene orale/dentale possono trasferirsi nel cervello andando ad innescare diversi processi deleteri. Il batterio responsabile di questo è comparso in uno studio pubblicato a gennaio e si chiama Porphyromonas gingivalis il quale è collegato a forme comune di malattie gengivali. Nella ricerca effettuata è stato visto che nei topi tale batterio era arrivato al cervello dell’animale e l’analisi seguente ha visto danni simili ai campioni di cervello relativi all’Alzheimer.

 

Pulirsi i denti

Ecco una dichiarazione di Jan Potempa, professore alla School of Dentistry dell’Università di Louisville e capo del dipartimento di microbiologia all’Università Jagellonica di Cracovia: “L’igiene orale è molto importante per tutta la vita, non solo per avere un bel sorriso ma anche per ridurre il rischio di molte malattie gravi. Le persone con fattori di rischio genetici che le rendono sensibili all’artrite reumatoide o alla malattia di Alzheimer dovrebbero essere estremamente preoccupate di prevenire le malattie gengivali.

L’analisi di pazienti deceduti ha mostrato che la presenza di tale batterio nel cervello era presente maggiormente in chi presentava tale morbo prima di morire. Questa scoperta ha già mosso anche delle industrie farmaceutiche le quali stanno sviluppando dei farmaci proprio per contrastare tale batterio.

Giacomo Ampollini

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