Il caffè è una delle bevande più consumate ed apprezzate al mondo, visto il gusto e sapore unico del suo genere e l’effetto energizzante che dà la caffeina. Non è però adatto per tutte le età, almeno secondo le usanze comuni. Uno dei motivi per cui il caffè non viene solitamente somministrato ai bambini potrebbe essere la convinzione diffusa che la bevanda contenente caffeina possa arrestare la crescita dei bambini. Ma è vero scientificamente questo aspetto? Proviamo a scoprirlo di seguito.
Il caffè e l’effetto sui bambini
La risposta a questa domanda è un secco “no”: non ci sono prove che il caffè o la caffeina ostacolino la crescita e lo sviluppo dell’infanzia. Invece, l’altezza di una persona è in gran parte governata da altri fattori. Ad esempio, si pensa che centinaia di geni finora identificati siano responsabili di circa il 16% dell’altezza adulta di una persona. Anche la salute generale di un bambino gioca un ruolo di grande importanza per la sua crescita. Ad esempio, infezioni ripetute durante l’infanzia possono rallentare l’assorbimento nutrizionale e la crescita ossea, come dimostrato da numerosi studi diversi. Lo stesso vale anche per un’alimentazione seguita non propriamente sana, ricca di fast food e povera di nutrienti.
Un’altra teoria riguardo il consumo della caffeina nei bambini è che il mito deriva dalla raccomandazione che le donne incinte limitino il consumo di caffeina perché alcune ricerche hanno collegato l’esposizione di un feto alla caffeina con un rischio più elevato di aborto spontaneo. Questi studi, tuttavia, sono limitati da campioni di piccole dimensioni. Le prove al momento non sono conclusive, quindi gruppi sanitari come l’Organizzazione Mondiale della Sanità ora consigliano alle donne incinte di limitare (ma non necessariamente evitare completamente) il consumo di caffeina per ridurre il possibile rischio di perdita di gravidanza e basso peso alla nascita nei neonati.