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Il lato oscuro della tua spugna da bagno: un microcosmo di batteri e pericoli nascosti

Le spugne da bagno, celebri per la loro delicatezza ed esfoliazione, si rivelano un vero e proprio segreto sporco del tuo rituale doccia. Sebbene migliorino l’esperienza del bagno, nascondono un mondo oscuro all’interno delle loro cavità e angoli, costituiti principalmente da fibre. Un habitat ideale per la proliferazione di batteri.

Mentre queste spugne svolgono un efficace lavoro nell’eliminare le cellule morte, il problema risiede nel fatto che il loro lavoro non termina mai veramente. Nascosto tra i filamenti, si accumula uno strato di detriti della pelle, offrendo un rifugio perfetto per i batteri.

La dermatologa Melissa Piliang della Cleveland Clinic avverte: “Vengono utilizzati in un ambiente umido, appesi sotto la doccia, che è anch’essa un ambiente umido. Non si asciugano mai completamente, diventando un terreno fertile per i batteri”. I funghi, tra cui quelli che causano infezioni cutanee come la muffa, trovano su queste spugne un ambiente ideale per prosperare, rendendole più pericolose di quanto si potrebbe immaginare.

Potresti obiettare: “Ma la sciacquo con acqua e la lavo sempre!” Tuttavia, ciò ha poca importanza se conservi le tue spugne da bagno nell’umidità del tuo bagno.

La domanda che sorge spontanea è: dovresti continuare a usarle? La risposta è sì, a patto che siano mantenute in modo adeguato. È fondamentale rinnovare regolarmente la spugna, mantenerla pulita, asciutta e utilizzarla con delicatezza. Inoltre, evita di utilizzarla subito dopo una ceretta, poiché i tagli aperti possono facilitare l’ingresso di batteri nel tuo corpo. Aspetta qualche giorno prima di riprendere l’uso.

Infine, considera alternative alle spugne, come spazzole da bagno in silicone, salviette/asciugamani o scrub. Alla luce di questo rivelatore sull’oscurità della tua spugna da bagno, la tua routine di igiene potrebbe richiedere una rivisitazione per garantire un bagno sicuro e pulito.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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