Un meteoroide “delle dimensioni di una lavatrice” è esploso nel cielo e ha causato una pioggia di frammenti su centro abitato in Costarica il mese scorso. Da allora è stata classificata come una “palla di fango extraterrestre” che potrebbe fornire indizi sull’origine del nostro sistema solare, dicono gli scienziati.
I residenti di Aguas Zarcas, una piccola città in Costa Rica, hanno inizialmente descritto la meteora come una “grande palla di fuoco nel cielo” nel momento in cui è apparsa per la prima volta il 23 aprile. Quando il meteoroide è entrato nell’atmosfera, si è frammentato in centinaia di piccoli pezzi; uno di essi, dal peso di due chili, si è schiantato contro il tetto di un’abitazione, distruggendo un tavolo da pranzo!
Questo fenomeno è in verità abbastanza comune, ma gli scienziati hanno scoperto che i frammenti del meteorite esploso nei cieli costaricani risultano essere costituiti di un particolare tipo di argilla umida. Le “condriti carboniose” sono oggetti ricchi di composti organici e di acqua, che potrebbero fornire utili suggerimenti sul modo di estrarre l’acqua dagli asteroidi nello spazio.
“Molte condriti carboniose sono palle di fango, costituite tra l’80 e il 95% di argilla“, ha detto Laurence Garvie, ricercatrice presso la Scuola di esplorazione terrestre e spaziale e curatrice del Centro per studi meteorologici dell’Arizona State University. “Le argille sono importanti perché l’acqua è parte integrante della loro struttura“.
Dopo i primi rapporti, gli scienziati si sono fiondati sul posto per recuperare dei frammenti prima che essi potessero finire disciolti dalle piogge. Garvie ha detto che gli scienziati di tutto il mondo studieranno i meteoriti alla ricerca di uno sguardo sulla storia del sistema solare. “La natura ha fatto il primo passo, ma ora dobbiamo essere abbastanza intelligenti da separare i singoli componenti e capire cosa ci sta dicendo“, ha detto.
Gli scienziati sono intanto riusciti a scoprire da dove viene il meteorite. “Si è formato in un ambiente privo di vita, quindi è stato esposto al freddo e al vuoto dello spazio per 4,56 miliardi di anni per poi precipitare in Costa Rica“, ha spiegato Garvie. “Le condriti carboniose sono relativamente rare ma sono tra le più ricercate dagli scienziati perché contengono gli indizi meglio conservati all’origine del sistema solare“, ha detto il direttore del centro Meenakshi Wadhwa. “Questo nuovo meteorite rappresenta una delle scoperte più significative dal punto di vista scientifico degli ultimi anni“.
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