Già nel 2009 gli archeologi portarono alla luce a Tel Kabri, nell’attuale Israele settentrionale, i resti di un antico palazzo cananeo, abbandonato circa 3700 anni fa. Si trattava di un maestoso edificio di più di 6000 metri quadrati di superficie, ricco di dipinti, con un’elegante sala per i banchetti e magazzini pieni di centinaia di enormi otri di vino speziato (ritrovati in un magazzino del palazzo nel 2013).
Sicuramente era un sorta di palazzo reale, il centro politico per i Cananei nella regione. Ed era stato ristrutturato poco prima che cadesse in disuso. Proprio per il suo splendore e per la sua importanza, è dalla sua scoperta nel 2009, che i ricercatori cercano di capire perché sia stato abbandonato dai suoi abitanti.
Ora gli archeologi finalmente sono giunti finalmente ad una risposta. Il sito di Tel Kabri si trova in una regione tettonicamente attiva, quindi sarebbe facile dare la colpa a un terremoto. Ma gli archeologi hanno comunque trascorso diverse stagioni di scavo vagliando ed escludendo ad una ad una tutte le diverse possibilità. Con il supporto della National Geographic Society, hanno indagato su possibili siccità, inondazioni o altri fattori ambientali o antropici, che potrebbero aver spinto gli abitanti del palazzo ad abbandonarlo.
Nel 2011 il team di archeologi scoprì una trincea che sembrava tagliare in due il palazzo. All’inizio pensarono si trattasse di qualcosa di moderno, come un canale di irrigazione per la vicina coltivazione di avocado, o una trincea realizzata durante la guerra arabo-israeliana del 1948.
Ma, proseguendo gli scavi, nel corso degli anni i ricercatori hanno iniziato a notare alcune strane caratteristiche della struttura del palazzo. Alcuni muri erano leggermente sfalsati. Alcuni pavimenti erano un po’ “ondulati” o inclinati con angoli strani oppure “ammaccati”, probabilmente da oggetti pesanti caduti dall’alto.
Nel 2019, gli archeologi hanno scoperto un’altra trincea, in cui sembravano essere precipitati alcuni dei muri circostanti del palazzo. Secondo Michael Lazar, ricercatore presso il dipartimento di geoscienze marine dell’Università di Haifa e autore principale di questo studio, si trattava di una spaccatura causata da un terremoto. Forse era il risultato della liquefazione (ovvero quando il suolo saturo d’acqua perde la sua struttura), oppure da un terremoto avvenuto nella zona o poco più lontano che ha disturbato la falda acquifera a Tel Kabri.
Analizzando i grani fini di sedimento che coprivano il pavimento del palazzo e la trincea, gli archeologi hanno scoperto che si trattava di una caotica caduta di intonaco e muri, avvenuta in un unico evento. La mancanza di fango ha confermato che il pavimento non è stato esposto agli elementi climatici per un certo periodo di tempo prima che lo strato di sedimenti lo coprisse. Questo significa che si è trattato di un evento repentino ed immediato.
Mettendo insieme tutti questi elementi e sapendo che attorno al 1700 a. C., proprio in questa regione, vi fu un terremoto. I ricercatori ritengono che questa sarebbe l’unica spiegazione probabile per l’abbandono del fastoso palazzo, avvenuto proprio all’epoca del terremoto.
Immagini: Archeologia, voci dal passato
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