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Il “sarcofago” visto su Marte sarebbe l’ennesimo caso di pareidolia

Il celebre teorico della cospirazione Scott C. Waring annuncia di aver notato segni della presenza di un sarcofago incastonato nella superficie rocciosa di Marte. Scott ha identificato l’oggetto misterioso in una foto del pianeta rosso scattata nel 2007 dal rover Opportunity della Nasa. Secondo quest’ultima, l’immagine mostra una formazione rocciosa sulla scogliera di Cape St. Vincent, nel cratere Victoria e che Scott ha usato strumenti di fotoritocco per evidenziare quelli che dice siano antichi manufatti egizi.

 

Il sarcofago avrebbe caratteristiche riconducibili alla cultura degli antichi Egizi

Oltre al “sarcofago”, Scott afferma di aver individuato sculture di volti, statue incompiute e “tecnologia aliena“, tutti manufatti che pensa siano stati lasciati indietro dai marziani. “Non è una fantasia, sembra che abbiamo davvero di fronte una tomba egizia scavata nel fianco di una montagna marziana“, ha detto. “Sembra avere occhi, naso, mento e una fronte molto estesa, che potrebbe aver occupato un cervello molto voluminoso“.

Le affermazioni di Scott non sono supportate da prove scientifiche: gli scienziati non hanno trovato alcun indizio che esista, o sia mai esistita, vita intelligente su Marte. L’esperto di alieni Nigel Watson, autore di diversi testi ad argomento UFO, ha affermato che i commenti di Waring erano frutto della sua immaginazione. “Penso che ci voglia molta immaginazione per vedere un sarcofago in queste formazioni rocciose“, ha detto Watson. “Anche dedurre che si tratti di manufatti egizi è un’affermazione che ci porta nel mondo della fantasia piuttosto che ad un fatto“.

 

Potrebbe trattarsi dell’ennesimo “scherzetto” della pareidolia

La scoperta è più probabilmente il risultato della pareidolia, un bizzarro effetto ottico che induce il cervello a vedere forme, strutture e schemi in cui non esistono. La Nasa afferma in proposito: “La pareidolia è il fenomeno psicologico per cui le persone vedono forme riconducibili a volti in nuvole, formazioni rocciose o oggetti e ci sono molti esempi di questo fenomeno sulla Terra e nello spazio.”

Questa non è peraltro la prima volta che Scott fa affermazioni provocatorie su scatti provenienti dallo spazio: ad aprile, egli ha affermato di aver trovato una scultura aliena di una donna nuda su un asteroide distante; a marzo, ha persino affermato di aver trovato una scultura del filosofo greco Socrate su un tumulo su Marte!

Nello Giuliano

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