Il suicidio tra gli adolescenti sono aumentati del 10% all’anno, tra il 2014 e il 2017, secondo un recente studio. I ricercatori hanno stimato, che questa situazione riguarda i giovani dai 15 ai 19 anni. “È davvero un’impennata senza precedenti”, ha affermato l’autore principale dello studio Oren Miron, ricercatore presso la Harvard Medical School di Boston. “Puoi tornare indietro di decenni e non troverai un aumento così brusco”. Le dichiarazioni di Miron sono molto preoccupanti, in quanto riferisce che i tassi di suicidio tra i 15 e i 19 anni, e quelli tra i 20 e i 24 anni sono ai massimi livelli dal 2000.
“I genitori e gli insegnanti devono essere consapevoli del fatto che le morti hanno raggiunto il livello più alto registrato, e devono prestare più attenzione ai ragazzi”, ha detto Miron. L’epidemia di oppioidi, potrebbe alimentare parte del fenomeno, e che i social media sono un altro probabile contributo. “È molto più facile essere vittima di bullismo“, ha detto Miron. “Le app stanno diventando il modo migliore per fornire l’anonimato e nascondere le attività degli adulti”.
I giovani di oggi, affrontano molte pressioni e alcuni potrebbero raggiungere il punto di rottura, ha affermato Pamela Cantor, psicologa clinica di Natick, Massachusetts, specializzata nella prevenzione del suicidio. Anche se, non era coinvolta nello studio, la Cantor sostiene che alcuni adolescenti sono tartassati dai genitori per primeggiare, e hanno troppo poco tempo per godersi la loro giovinezza.
Altri punti importanti per la crescita del fenomeno sono, l’instabilità familiare, la competizione, le pressioni sociali e genitori che non facendo gestire le sconfitte ai figli, li rendono incapaci di reagire ai problemi. “Molti di questi adolescenti, sono spesso esposti alla violenza, abusi psicologici da parte dei compagni e frequenti incitamenti all’odio“, ha detto Cantor. “È difficile per loro immaginare di avere una vita tranquilla, come la generazione precedente”, ha detto.
Inoltre, la facilità con cui questi ragazzi posso impugnare un arma è veramente un problema immane. Droghe e alcool sono prontamente disponibili, e possono amplificare sentimenti o pensieri suicidi. Per questo studio, Miron e i suoi colleghi hanno analizzato i dati del certificato di morte raccolti dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. Hanno scoperto che il tasso di suicidi complessivo nel 2017 è stato di quasi 12 decessi ogni 100.000, rispetto a 8 decessi per 100.000 nel 2000.
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