Il lancio del telescopio Webb della NASA è avvenuto con successo. Alle 7:20 am EST del 25 dicembre, ore 13:20 in Italia, il telescopio spaziale James Webb è stato lanciato con successo con un razzo Ariane 5 dallo spazioporto dell’ESA nella Guyana francese, in Sud America.
Dopo diversi ritardi e rinvii, finalmente lo sforzo congiunto della NASA, con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e l’Agenzia Spaziale Canadese, è stato lanciato con successo e tra poco inizierà le sue fasi di dispiegamento.
Inizia dunque il viaggio del telescopio spaziale James Webb alla scoperta delle galassie più antiche del nostro universo. Cercherà la luce di quelle galassie e quelle stelle nate nell’universo primordiale e ci aiuterà a svelare i misteri della nascita e dell’evoluzione del nostro universo. Esplorerà il nostro Sistema Solare ed i pianeti in orbita attorno ad altri stelle.
Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la direzione della missione scientifica presso la sede della NASA a Washington ha affermato che “la promessa scientifica di Webb è ora più vicina che mai. Siamo sull’orlo di un momento davvero emozionante di scoperta, di cose che non abbiamo mai visto o immaginato prima”.
Anche l’amministratore della NASA, Bill Nelson, ritiene che “il James Webb Space Telescope rappresenta l’ambizione che la NASA e i nostri partner mantengono per spingerci avanti nel futuro. La promessa di Webb non è ciò che sappiamo di scoprire; è ciò che non capiamo ancora o non riusciamo ancora a capire del nostro universo. Non vedo l’ora di vedere cosa scoprirà!”. Inizia dunque l’affascinante viaggio senza precedenti del telescopio spaziale più potente e più grande mai mandato in orbita.
I team di terra hanno iniziato a ricevere i dati di telemetria dal telescopio spaziale James Webb circa cinque minuti dopo il lancio. Il razzo Ariane 5, della Arianespace, si è comportato come previsto, separandosi dal James Webb 27 minuti dopo l’inizio del volo. L’osservatorio è stato rilasciato ad un’altitudine di circa 120 chilometri.
Circa 30 minuti dopo il lancio, Webb ha aperto il suo pannello solare e i responsabili della missione hanno confermato che il pannello solare stava fornendo energia al telescopio. Dopo il dispiegamento dell’array solare, gli operatori della missione stabiliranno un collegamento di comunicazione con l’osservatorio tramite la stazione di terra di Malindi in Kenya, e il controllo a terra presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora invierà i primi comandi al veicolo spaziale.
Circa 12 ore e 30 minuti dopo il lancio, gli ingegneri e i controllori di terra hanno effettuato la prima delle tre operazioni di correzione della rotta del telescopio, attivando i suoi propulsori per portarlo su una traiettoria ottimale verso la sua destinazione finale. Il telescopio spaziale James Webb, arriverà infatt in orbita a circa 1 milione di miglia dalla Terra.
Una volta raggiunta la sua nuova “casa”, ci vorranno altri 6 mesi per completare la messa in servizio del telescopio spaziale. Una volta che il James Webb sarà definitivamente operativo, riceveremo finalmente le sue prime immagini.
Ma prima che tutto ciò possa avvenire, ci sono altre fasi cruciali che il Webb dovrà attraversare. Come spiega infatti Gregory L. Robinson, direttore del programma Webb presso la sede della NASA, “il lancio del telescopio spaziale Webb è un momento cruciale: questo è solo l’inizio della missione Webb. Ora guarderemo al limite i 29 giorni tanto attesi e critici di Webb. Quando la navicella spaziale si dispiegherà nello spazio, Webb subirà la sequenza di dispiegamento più difficile e complessa mai tentata nello spazio. Una volta completata la messa in servizio, vedremo immagini maestose che cattureranno la nostra immaginazione”.
La tecnologia rivoluzionaria del telescopio esplorerà ogni fase della storia cosmica, dall’interno del nostro sistema solare alle galassie osservabili più lontane nell’universo primordiale, fino a tutto il resto dell’universo che riuscirà ad abbracciare col suo sguardo. Il telescopio James Webb potrebbe rivelare scoperte fondamentali che cambieranno la storia dell’osservazione astronomica. Le sue scoperte potrebbero rivoluzionare la fisica teorica dell’universo e aiutare l’umanità a comprendere le origini dell’universo e il nostro posto in esso.
Con i suoi quattro strumenti scientifici all’avanguardia con rilevatori a infrarossi altamente sensibili ed una risoluzione senza precedenti, Webb studierà la luce infrarossa dagli oggetti celesti con una chiarezza senza precedenti.
Ph. Credit: NASA/Bill Ingalls
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