Il relitto di una nave scoperta nel 2013 al largo delle coste del Kenya potrebbe rappresentare un importante capitolo della storia dell’esplorazione marittima. Si sospetta che si tratti del galeone São Jorge, appartenente alla terza armata di Vasco da Gama, affondato esattamente 500 anni fa durante l’ultimo viaggio del celebre esploratore portoghese.
Il relitto è stato individuato a soli 500 metri dalla costa di Malindi, a una profondità di circa sei metri. Sebbene l’identificazione definitiva non sia ancora confermata, l’Università di Coimbra ritiene che possa trattarsi della São Jorge, affondata nel 1524 durante una notte tempestosa. Questo galeone faceva parte dell’ultima spedizione di Vasco da Gama, morto pochi mesi dopo nella città di Cochin, in India, probabilmente a causa della malaria.
Reperti archeologici
Gli archeologi subacquei hanno recuperato dal sito vari reperti, tra cui lingotti di rame, zanne di elefante, ceramiche, frammenti di legno e strumenti nautici. Questi materiali offrono una rara opportunità per approfondire le conoscenze sulle tecniche di costruzione navale portoghesi del XVI secolo.
Secondo Filipe Castro, archeologo dell’Università di Coimbra, se il relitto fosse confermato come il São Jorge, rappresenterebbe un “tesoro unico“, non solo per il valore storico, ma anche come testimonianza della presenza portoghese nelle acque dell’Oceano Indiano.
Nonostante gli indizi raccolti, l’identificazione rimane incerta. Il relitto potrebbe anche appartenere alla Nossa Senhora da Graça, un’altra nave portoghese affondata nella stessa zona nel 1544. Per ottenere una conferma, il team di ricerca esplorerà ulteriormente le barriere coralline che si estendono a nord di Malindi.
Le autorità keniane stanno valutando l’idea di trasformare il sito in un museo sottomarino, per preservare i reperti e valorizzare l’eredità storica di questa scoperta. Questa iniziativa non solo promuoverebbe il turismo culturale, ma contribuirebbe anche alla conservazione del patrimonio archeologico subacqueo.
Vasco da Gama, figura cardine dell’età delle esplorazioni, fu il primo a stabilire una rotta marittima diretta tra Europa e India, aprendo la strada al dominio commerciale portoghese nell’Oceano Indiano. Il ritrovamento della São Jorge aggiungerebbe un tassello significativo alla comprensione delle sue spedizioni e della tecnologia navale dell’epoca.
Per ora, il mistero resta irrisolto, ma la scoperta promette di rivelare nuove informazioni su uno dei capitoli più affascinanti della storia marittima.
Foto di Cristina Wolf su Unsplash
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