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India, uno studio fa luce sulla persistenza di elefanti, tigri e rinoceronti nel continente

L’Asia tropicale e l’Africa sono le uniche regioni della Terra che conservano popolazioni diverse di grandi mammiferi terrestri, come elefanti, rinoceronti e grandi felini. Un nuovo studio suggerisce che la persistenza della megafauna dei mammiferi nel subcontinente indiano è correlata alla lunga coesistenza delle grandi bestie con l’homo sapiens e altri antenati umani.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology – e basato su un nuovo set di dati tratto da 51 siti fossili nell’India odierna – documenta un’estinzione di bassa magnitudo iniziata circa 30.000 anni fa. Ciò avvenne circa 30.000 anni dopo che gli esseri umani moderni arrivarono nel subcontinente indiano.

L’analisi fornisce il primo test diretto e indipendente dell’“ipotesi di coevoluzione”, una teoria comunemente diffusa secondo cui l’entità di un’estinzione è correlata alla quantità di tempo in cui i grandi mammiferi coesistono con gli esseri umani e i loro antenati ominidi. Secondo i ricercatori alcune grandi specie si sono evolute insieme agli antenati umani, adattandosi alla loro presenza e sviluppando comportamenti che le hanno aiutate a far fronte a come hanno alterato l’habitat.

 

Ipotesi di coevoluzione nel subcontinente indiano

Tuttavia, non tutti i grandi mammiferi del subcontinente indiano sono sopravvissuti. I ricercatori documentano l’estinzione di Palaeoloxodon namadicus e Stegodon namadicus, due specie di elefanti; Hexaprotodon sp., un ippopotamo; ed Equus namadicus, un cavallo simile a una zebra. Mostrano anche l’estirpazione, o estinzione locale, degli struzzi, che sopravvivono altrove, e la “pseudo-estinzione” dell’uro indiano, l’antenato selvaggio del bestiame zebù domestico che prospera oggi in India.

Queste quattro estinzioni rappresentano circa il 4% della fauna dei mammiferi dell’India continentale e il 20% della sua megafauna di mammiferi, animali che pesano più di 50 chilogrammi o 110 libbre. L’attività umana combinata con gli intervalli limitati della specie e il lento tasso di riproduzione hanno contribuito a queste estinzioni.

Il tasso di estinzione in India negli ultimi 50.000 anni è paragonabile a quello dell’Africa orientale e meridionale. I ricercatori hanno notato che il modello di estinzione dell’India è sorprendentemente simile a quello dell’Africa, dove gli esseri umani si sono evoluti per la prima volta, fornendo supporto all’ipotesi di coevoluzione. I ricercatori concludono che, come in Africa, la megafauna terrestre ha fornito una notevole resistenza alle pressioni umane. Hanno anche scoperto che la presenza di altri ominidi ha avuto un impatto minimo o nullo sul subcontinente indiano.

Ph. Credit: Yale University

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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