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Inquinamento, il riciclo chimico potrebbe essere una soluzione

Il mondo sta annegando nella plastica. Circa il 60% degli oltre 8.700 milioni di tonnellate di plastica mai prodotte non è più in uso, ma è stato principalmente accumulato nelle discariche o rilasciato nell’ambiente. Ciò equivale a oltre 400 kg di rifiuti di plastica per ognuno dei 7,6 miliardi di persone sul pianeta, un inquinamento quindi molto elevato.

Uno dei motivi è che molte materie plastiche non sono riciclabili nel nostro sistema attuale. E anche queste vanno a finire nelle discariche. La plastica non può essere riciclata all’infinito, almeno non usando tecniche tradizionali. Alla maggior parte viene concesso un nuovo contratto di locazione prima di finire sulla terra, nell’oceano o in un inceneritore. Ma c’è speranza in una diversa forma di riciclaggio nota come riciclaggio chimico.

 

 

Il riciclaggio chimico contro l’inquinamento da plastica

Il riciclo fisico o meccanico tradizionale in genere frantuma la plastica in parti più piccole che vengono poi mescolate e stampate insieme per creare prodotti in plastica di qualità inferiore. Il riciclaggio chimico, d’altra parte, rompe la plastica a livello molecolare, rendendo disponibili le “molecole della piattaforma” che possono quindi essere utilizzate per produrre altri materiali. Tale procedura potrebbe aprire tutta una serie di opportunità.

La sfida nel riciclo chimico della plastica consiste nel trovare le giuste tecniche per scomporre e ricostituire il materiale in una varietà di prodotti finali, riducendo al minimo gli sprechi. Tutto ciò deve essere fatto in modo produttivo, economico, su larga scala e senza emissioni di carbonio. L’eventuale soluzione dovrebbe creare meno danni del problema che sta cercando di risolvere. I cambiamenti climatici sono purtroppo un problema molto serio e che bisogna cercare di arginare il più possibile, e, per fare ciò è importante anche limitare il più possibile l’inquinamento ambientale dovuto dalla plastica, uno step fondamentale per la lotta contro il riscaldamento globale.

 

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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