iPhone ha saputo da sempre distinguersi emergendo tra le masse nel breve periodo sia per quanto riguarda le ottimizzazioni software che, ad onor del vero, restano in tutto e per tutto un settore d’élite nel comparto smartphone ed affini, sia per quanto concerne le peculiarità specifiche che, nel corso del tempo, si sono susseguite con l’avvento dei nuovi terminali e che di fatto hanno gettato le basi per il nuovo futuro della progettazione mobile ad alto contenuto tecnologico.
Lo abbiamo visto con l’introduzione del nuovo pannello multi-touch attraverso gli Apple iPhone di prima generazione, sino all’avvento dell’assistente vocale Siri ed al nuovo 3D Touch per l’ampliamento funzionale dei menu nonché dei nuovi processori con supporto ad instruction-set a 64 bit, che hanno portato i nuovi terminali ad emergere in quello che è il settore proprio dei device mainstream grazie a sistemi sempre più all’avanguardia della tecnica e della progettazione software.
Apprendere della non diversità dei nuovi iPhone 7 rispetto al fratello maggiore della generazione precedente, però, sta lasciando l’amaro in bocca a tutta la popolazione d’utenza che da sempre segue da vicino gli sviluppi di una tecnologia sin oggi impeccabile sotto ogni punto di vista e di certo, per alcuni aspetti, presa d’esempio dalle major competitor del settore. Ma che cosa ci riserba il futuro Apple? Per far fronte a questo intricato quesito abbiamo consultato un esperto senior con dottorato in Ingegneria e Ricerca nel settore tecnologico, tale Dott. Kevin Curran, per poter stilare un accurato profilo di ciò che in futuro ci si potrebbe attendere, con una previsione forfettaria ma fondata da stabilirsi entro l’anno 2020. Vediamo un po che cosa ha in serbo la società di Cupertino per il futuro dei proprio smartphone.
iPhone, cosa ci sarà da aspettarsi
Al giorno d’oggi potrebbe risultare piuttosto semplice prevedere cosa aspettarsi dal futuro dei dispositivi mobile, vista l’alta concentrazione tecnologica dei dispositivi e le nuove idee che prendono rapidamente forma dal nulla e si tramutano in brevetti in apparenza insensati ma che riscuotono, col senno di poi, il conclamato successo.
Pur avendo sempre un’incognita a disposizione, dovuta appunto all’imprevedibilità di avanzamento nel settore, siamo in grado di stilare un potenziale modello di iPhone che in un futuro non molto lontano potrebbe accompagnare le nostre giornate. Vediamo un po di cosa si sta parlando nello specifico.
Si guarda, ma non si tocca
Con ogni probabilità, iPhone 9 – il modello attraverso cui potenzialmente potrebbero giungere tutte le funzioni ivi trattate – giungerà sui mercati con ancora una User Interface Touch-Based pur riducendo al minimo l’interazione col pannello. Perché? La risposta è presto detta.
Data la rapida diffusione dei sistemi di controllo vocale speech-to-command lo sblocco, l’attivazione e la gestione di tutte le applicazione sarà centralizzata sul lavoro svolto dall’assistente vocale che sarà ottimizzato oltre ogni ragionevole limite al fine di garantire la totale automazione di ogni operazione da svolgere, integrando l’azione dei vari sensori per la scansione biometrica tramite impronta ed il face-recognition.
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A tal proposito il motore di sintesi sarà potenziato al fine di garantire una rapida consultazione e presa in carico di appuntamenti, promemoria ed ordini online di ogni genere. Metodo di fruizione che troverà applicazione anche in fase di integrazione con altri strumenti di controllo per le applicazioni che utilizzano l’hardware come metodo di input. Si pensi alle funzioni di torsione del dispositivo, alla pressione, alla batteria o alla visualizzazione. A tal proposito possiamo parlare di…
Schermo curvo o flessibile
L’anno 2020 potrebbe rappresentare anche solo il preludio per una futura introduzione vera e propria per i display iPhone flessibili e l’idea di uno smartphone origami è ancora ben lontana dalla prospettiva vera e propria. Ad ogni modo, la disponibilità di un device meno rigido dal punto di vista strutturale consentirà di espandere ulteriormente il range di utilizzo delle funzioni e limitare i casi di rottura del terminale stesso.
Il 2020 conoscerà ancora gli smartphone quali dispositivi fisici ma il concetto di telefono pieghevole prenderà il sopravvento integrandosi a sistemi di proiezione olografica ingrandita per le immagini che, tuttavia, sono ben lontani dalla realtà temporale stabilita a prescindere.
Nel breve periodo, riferisce il dottor Curran, potremmo vedere la presenza di soluzioni singole o miste composte da pannelli in vetro zaffiro che pregiudicano ogni rottura fisica del display o anche componenti come il grafene, il quale offre una particolare resistenza, forza e leggerezza al design dell’iPhone. Resta, inoltre, da vedere quando e se verranno introdotti i nuovi sistemi di visualizzazione con protezione Cornig Willow, il nuovo prossimo rivestimento pieghevole sottile ed ultra leggero.
Un’altra tecnologia prettamente legata all’ambito dei display iPhone, e che di certo ci saremmo quantomeno aspettati di vedere sul prossimo flagship killer della serie, è il nuovo sistema LCD transflettivo che consente si avere una resa visiva teoricamente infinita sotto la luce del sole mantenendo angoli di visione incredibilmente ampi e ben leggibili. Tecnologia che già esiste a bordo dei Sony Smartwatch 3 ma che non può essere ancora sfruttata su uno smartphone a causa dei problemi colore che appaiono sbiaditi e senza contrasto. Un problema verso il quale confidiamo si trovi presto una concreta soluzione.
Una soluzione del genere non garantirebbe soltanto la buona resa cromatica in condizioni di sovraesposizione ma consentirebbe, inoltre, di risparmiare notevoli quantitativi di energia per l’illuminazione del display se integrato con un’apposita pellicola che rifletta i raggi luminosità in modo tale da poter essere sfruttati al posto dei LED emittenti.
Lo schermo iPhone, tuttavia, potrebbe non essere il più importante visto e considerato che questo potrebbe servire unicamente per elaborare i dati in modo tale da essere visualizzati su ulteriori display studiati ad hoc per specifiche funzioni quali potrebbero potenzialmente essere quelli a bordo di Apple Car e dei nuovi wearable. In tal senso la grande mela dovrebbe concentrarsi anche su una maggiore integrazione tramite sensori con gli altri ambienti e sistemi di utilizzo in casa, tramite ad esempio HomeKit, e fuori casa con Car Play.
Maggiore potenza
Ripercorrendo le orme degli acclamatissimi iPhone 4S per giungere poi agli attuali 6S e tenendo conto della progressione fisica dettata dalla Legge di Moore in relazione al guadagno tecnologico del prossimo futuro, ci aspettiamo di vedere un dispositivo multi-core con frequenze prossime ai 4GHz accompagnati da 4GB di memoria RAM e soluzioni di storage standard espandibili a 256GB.
Questo avendo come base di partenza caratteristiche che, nel caso dei 4S, rispecchiano cadenze core di 1GHz @32-bit, 512 MB RAM e 64GB di internal storage contro gli 1.84GHz @64-bit 2GB RAM e 16/128GB di spazio di archiviazione interno dei 6S Standard.
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Quanti saranno, però, i core logici presenti a bordo dei nuovi iPhone? Nel 2013, il presidente ARM Simon Segars previsto smartphone con 16 o 32 core seppur gli Octa-Core attuali sembravano una soluzione decisamente fuori portata per l’epoca. Seguendo tale progressione, tuttavia, non è da escludersi la possibilità di poter raddoppiare o addirittura triplicare il numero di core entro il 2020, riuscendo così ad ottenere device mobili di gran lunga più potenti rispetto alle attuali soluzioni desktop Mac o PC.
Durata della batteria superiore
Il 4S ha una batteria 1.430mAh mentre l’iPhone 6S arriva a 2,915mAh. Alcuni dispositivi Android adottano, ad oggi, batterie che superano i 5.000mAh, fatto che non rende inverosimile l’adozione di una batteria iPhone da 6,000mAh entro i prossimi quattro anni.
Nonostante questo, il ciclo di vita della batteria per i dispositivi Apple smartphone mantiene la medesima lineare andatura nonostante la progressione cronologica dei nuovi dispositivi. Questo per poter mantenere i terminali sottili e meno ingombranti scendendo però a patti con il fatto di dover provvedere a frequenti cicli di ricarica giornalieri a volte anche prima di sera sforando una sessione di normale utilizzo del dispositivo.
I progressi svolti per quanto concerne la batteria procedono con andamento costante
Riferisce il Dr. Curran, che parla di un progresso medio annuo del +6% rispetto alla generazione precedente. Per tale motivo ci sarebbe da aspettarsi un incremento prestazionale maggiorato del 25% entro il 2020 anche se, esaminando le potenziali specifiche precedenti e tenendo conto della volontà di Apple di provvedere alla distribuzione di device minimali dal punto di vista del design, non confidiamo appieno verso tale previsione.
Un processo che, al pari delle odierne soluzioni Android, potrebbe essere smorzato nei toni grazie all’introduzione dei processi di ricarica rapida ed ultra-rapida oltre che ad Wireless-Charge-Mode.
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A parte queste ultime supposizioni, vi sono numerose ricerche in merito allo studio di nuove celle di combustibile ad idrogeno da utilizzarsi per l’ottimizzazione dei pacchi batterie dei cellulari e micro-batterie agli ioni di litio in grado di immagazzinare enormi quantitativi di potenza e carica istantanea da effettuarsi in pochi secondi. Al momento, solo un’utopia ma non è mai detta l’ultima parola, specie quando si parla di Apple.
Promettenti sono anche gli studio sulle fonti di accumulo agli ioni di Litio-Zolfo, i supercondensatori e le batterie a stato solido. Ovviamente, anche in questi casi, andiamoci con i piedi di piombo, considerando che simili soluzioni su un dispositivo sempre più votato alla miniaturizzazione richiedono uno studio accurato della situazione. Oltretutto, minore è la dimensione fisica della batteria, maggiore è il costo per watt.
Se dovessi scommettere su due tecnologie implementative per le future batterie direi: Litio-Zolfo e Ioni di Litio al Magnesio. Ma non ci sogniamo di poter ottenere batterie infinite, questo non avverrà mai.
Questo riferisce il Dr. Curran che, nonostante questo, si dice fiducioso circa i potenziali prossimi progressi in merito al miglioramento dell’efficienza energetica dei dispositivi nel breve e medio periodo.
Una possibilità non remota potrebbe consistere, inoltre, nell’implementare un pannello composto da celle solari fotosensibili nella parte frontale del display. Una sorta di display digitale fotovoltaico. Non un’idea così utopica come si possa pensare, considerando che i brevetti rilasciati da Apple sul campo lasciano intendere un impegno costante verso lo studio della materia e delle nuove metodologie di raccolta dell’energia esterna.
Kyocera, ricordiamolo, ha introdotto una dimostrazione attinente uno smartphone prototipo con vetro solare di cristallo Sunpartner Technologies già al MWC 2015.
Fotocamera stupefacente
Fotocamera iPhone multi-lente e multi-sensore sarà lo standard futuro per il comparto camera multimediale, almeno per i telefoni più grandi. Una mossa che si concretizzerà già a partire da quest’anno attraverso un doppio modulo camera per iPhone 7 Plus.
Apple, d’altro canto, ha investito oltre $20 milioni di dollari per l’acquisizione di LinX Computational Imaging al fine di garantirsi un vantaggio sui rivali introducendo soluzioni con due ed addirittura tre o quattro sensori sul medesimo device. Ma il vantaggio di avere un multi-image sensor non consiste solo nell’ottenere una miglior qualità di immagine.
Attraverso un sistema multi-sensoriali per le immagini, infatti, è possibile fare cose incredibili. Si può pensare. ad esempio, di rimuovere lo sfondi di un video in real-time in fase di registrazione potendo derivare gli output sulle diverse lenti o effettuare misurazioni di distanze davvero precisissime. Ma non solo questo. Il riconoscimento facciale sarà molto più preciso e le applicazioni per la realtà aumentata e le riprese su canali 3D saranno all’apice dell’Hi-Tech.
Se tali rivelazioni fossero vere ci si troverebbe di fronte ad un iPhone dalle fattezze e dalle proprietà davvero sorprendenti. Basta ricordarsi di non comprare il modello da 16GB, è chiaro. Il modello dell’attuale Huawei P9, dunque, sarà il nuovo standard di presenza minimo per le fotocamere sia posteriori che anteriori. Saremo in grado, quindi, di trasformare un normale telefono in un complesso sistema di ripresa e trasmissione video anche ondemand.
Prevedere, tra l’altro, la potenziale opzionale presenza di soluzioni di rilevamento termico tramite fotocamera è anche un’altra possibile frontiera dell’integrazione, in particolar modo per applicazioni specialistiche coma la rilevazione di calore negli apparati industriali, presenza di surriscaldamento e visione al buio in chiaro.
Realtà Virtuale
Apple, già dal 2006, ha provveduto al deposito di numerosi brevetti inerenti i nuovi display adattabili per la realtà virtuale concretizzando l’acquisto di PrimeSense nel 2013. I brevetti del periodo descrivono dispositivi con proiettore olografico incorporato ed un nuovo progetto da dedicare alla realtà aumentata iPhone VR in grado di trasformare un normale telefono in una vera e propria “postazione desktop da taschino” attraverso l’integrazione multipla da diverse fonti attraverso i protocolli di trasmissione wireless.
Risulta ad oggi chiara l’intenzione di Apple di procedere in tal senso. La politica di Apple, almeno per il momento, consiste nel sondare il terreno lasciando il compito a Sony, Samsung, HTC e gli altri competitor di testare la nuova tecnologia, rilasciando poi entro il 2020 una sua piattaforma VR ottimizzata ai massimi livelli.
Gli strumenti di supporto alla Virtual Reality sono in crescita ed i prezzi al pubblico per la nuova tecnologia in rapida discesa.
L’esperto, tra l’altro, confida nel fatto di poter ottenere in tempi utili anche il supporto ai sistemi di videoproiezione integrati ad 8K che non erodano energeticamente la durata della batteria del dispositivo.
Connettività
Le connessioni di quinta generazione (5G) sono già state annunciate ed in fase di sperimentazione in aree specifiche del Regno Unito. La copertura totale del servizio, nonostante il 2020 sia già preludio alla sua diffusione, avverrà però solo nel 2025. Vale comunque la pena di aspettare, considerando gli straordinari margini di banda e le basse latenze offerte dal nuovo standard di comunicazione mobile.
Mark Zuckerberg dice che il video a 360 gradi sarà la prossima killer application correlata all’utilizzo dell’ iPhone 5G e delle future piattaforma mobile. Un vantaggio che si ripercuoterebbe anche sulle piattaforme VR e che porterebbe ad un enorme vantaggio grazie anche alla creazione di un esteso network dedicato con accesso istantaneo.
Si chiama NGH-WiFI ed è una rete di nuova concezione che presuppone una connessione super-veloce ad accesso rapido che conta attualmente sul supporto diretto di 30 operatori di rete telefono in tutto il mondo. Uno standard wireless notevolmente migliore delle attuali soluzioni 4G e 4G+ Plus che conterà, inoltre, sul supporto di soluzioni di trasmissione MIMO (Multi Input Multi Output) ed antenne multiple ad ampio raggio di copertura che offriranno il supporto dati a velocità di banda decisamente ragionevoli.
Altre features iPhone per il futuro
Allo stato attuale gli iPhone già dispongono del supporto ai sistemi di pagamento tramite Apple Pay tramite NCF. Negli Stati uniti, le banche stanno aderendo agli accordi per la creazione di piattaforme ATM Card-Less di supporto alla nuova tecnologia che promette di sostituire i classici metodi di banking entro il 2020.
Entro i termini temporali stabiliti, iPhone GPS potrà essere utilizzato anche indoor per orientarsi in centri commerciali ed esercizi pubblici di una certa entità dimensionale oltre che per la ricerca esterna di indirizzi e servizi pubblici.
Attraverso il sistema iPhone NFC (Near Field Communication) saremo in grado di operare nel campo della domotica e quindi dell’Internet delle Cose (IoT) controllando le nostre apparecchiature domestiche quali lavatrici, forni, frigoriferi ed addirittura automobili.
I sistemi di ricarica senza fili saranno con ogni probabilità il futuro standard di ricarica in vista della creazione di Charge-Spot pubblici da utilizzarsi come “stazioni di rifornimento” per la carica delle batterie dei telefoni e non soltanto.
I protocolli, inoltre, Bluetooth, Miracast e Wi-Fi Direct incrementeranno la loro presenza.
Per quanto riguarda i sensori, questi saranno presenti sempre in misura maggiore prevedendo la futura integrazione di sistemi per la rilevazione della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, della temperatura, dell’umidità ed addirittura degli odori. Un vero e proprio laboratorio mobile per la rilevazione medica dei parametri e dei fattori ambientali.
E voi che cosa ne pensate delle prossime future integrazioni che potenzialmente potremmo incontrare in vista del lancio delle prossime soluzioni Apple iPhone? Quali sorprese ci riserverà, secondo la vostra personale opinione, il futuro degli smartphone della Grande Mela addentata? Cosa vi aspettereste di trovare, a parte questo, sui nuovi terminali? Lasciateci pure tutti i vostri commenti e le vostre impressioni al riguardo utilizzando l’apposito box dei commenti sotto proposto.