Un iPhone tra un milione di anni: artista mostra l’impatto dei rifiuti elettronici

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La mostra The World After Us: Imaging techno-aestethic futures ospita strutture in cui è possibile vedere la natura prendersi cura di telefoni cellulari, computer, tablet e altri dispositivi, dimostrando che difficilmente si disintegreranno nei prossimi anni. 

I lanci di nuovi smartphone, computer o altri dispositivi elettronici sono una costante in questi giorni. Oltre alla quantità, aumenta anche la qualità dei dispositivi, rendendo obsoleti i dispositivi acquistati solo pochi mesi fa.

Tuttavia, questi lanci costanti producono molti rifiuti elettronici che risultano dannosi per la natura. Nathaniel Stern, professore di ingegneria e design presso l’Università del Wisconsin-Milwaukee, negli Stati Uniti, ha iniziato a guardare i suoi vecchi smartphone e chiedendosi: “Fra quanto tempo questo dispositivo elettronico si disintegrerà?“.

 

Uno smartphone per vaso dei fiori

Tutti i suoi dubbi lo hanno motivato a creare una mostra che espone diversi modelli di dispositivi elettronici sottoposti a condizioni estreme, come l’aumento della temperatura e della pressione, simulando come influiranno sul nostro dispositivo. Il risultato finale è stato Phossils, una mix tra le parole inglesi per fossili e telefoni cellulari.

La mostra ospita sculture, installazioni, dipinti e fotografie che inducono le persone a riflettere sull’uso e sullo smaltimento della tecnologia. Nella descrizione del progetto, il creatore afferma che questo non è un futuro post-apocalittico. Invece, questa mostra è uno stimolo che porta il visitatore a immaginare le possibilità per i prossimi anni e a reinventare ciò che può essere fatto dopo.

La mostra comprende 250 computer, 100 telefoni e alcune decine di tastiere e mouse, oltre a centinaia di metri di nastro, cavo di rete e cavi USB. Questi componenti provengono da negozi di elettronica di seconda mano e donati da aziende che hanno sentito parlare del progetto.

Su una delle pareti di questa mostra, vediamo computer portatili, tastiere, telefoni e altri rifiuti elettronici coperti da muffe. I fili sembrano intrecciati e con un colore verdastro, simulando una foresta. Esistono anche diversi scenari creati con dispositivi e impianti per mostrare come questi gadget apparirebbero nel mezzo della natura.

Al termine della mostra, Stern garantisce che tutti i rifiuti saranno riciclati. La mostra è stata inaugurata venerdì 17 gennaio al Wisconsin Museum of Art. Se si è impossibilitati ad andare a vederla negli Stati Uniti, è possibile cosa potrebbe accadere ai dispositivi elettronici sul sito Web ufficiale.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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