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La Cina crea una nave robotica per lanciare piccoli razzi in mare aperto

Se non fosse bastato far atterrare un veicolo spaziale sulla Luna e chiudere il 2018 come il Paese che ha messo in orbita la maggior parte dei razzi, i cinesi hanno annunciato un altro progetto: hanno appena sviluppato una nave robotica per effettuare piccoli lanci. La notizia è stata pubblicata sulla rivista Advances in Atmospher Sciences la scorsa settimana.

La nuova conquista cinese sollevò il sospetto che questo potesse essere un altro passo verso la corsa allo spazio ma, in una nota ufficiale, l’Accademia cinese delle scienze assicurò che l’imbarcazione sarebbe stata progettata solo per scopi scientifici e di ricerca. L’obiettivo è che la piccola nave serva da base per il lancio di razzi meteorologici, che aiuteranno a mappare e comprendere meglio l’atmosfera sopra gli oceani. 

Il veicolo semi-sommergibile senza pilota (USSV) è una piattaforma ideale per il monitoraggio ambientale meteorologico marino. Le informazioni sul profilo atmosferico fornite dai razzi lanciati da questa piattaforma possono migliorare la precisione delle previsioni meteorologiche numeriche in mare e nelle zone costiere“, spiega Li Jun, ricercatore presso l’Istituto di fisica atmosferica dell’Accademia cinese delle scienze e coautore dello studio.

 

Gli esperimenti

Tra maggio 2016 e novembre 2017, una serie di test è stata condotta nei mari cinesi e un primo razzo è già stato lanciato dalla nave. Questi esperimenti hanno dimostrato che, con l’aiuto dell’USSV, sarà possibile ottenere dati meteorologici e oceanografici accurati in tempo reale come temperatura dell’acqua, umidità e velocità del vento. Oggi, queste informazioni vengono raccolte grazie a satelliti, navi, boe e piattaforme di osservazione. Ma, poiché questi metodi sono costosi e complessi, in alcune situazioni non sono fattibili.

Con il lancio di missili meteorologici offshore, la speranza è che questi processi siano semplificati. “Sarà sviluppato un nuovo sistema di osservazione meteorologica e oceanografica interconnessa per migliorare l’efficienza della raccolta dell’osservazione e fornire dati completi sulle scale temporali e spaziali necessarie per rispondere a domande scientifiche pertinenti“, aggiunge il ricercatore Chen Hongbin, autore principale dello studio.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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