Greta Thunberg, è ormai un’icona della lotta ai cambiamenti climatici. L’adolescente affetta da sindrome di Asperger, un disturbo autistico, che tutti i venerdì saltava la scuola per lo “sciopero per il clima” e che oggi è diventata popolare nel mondo fino ad essere nominata donna dell’anno in Svezia, lo scorso 8 Marzo. E nelle sue parole apocalittiche leggiamo la fine del mondo a cui andiamo in contro per mano nostra.
Ci è riuscita chiamando a raccolta gli studenti di tutti i continenti, e convincendo anche molti adulti, tra cui anche parecchi scienziati. La sua popolarità le ha permesso di partecipare a summit mondiali dove ha spesso accusato i grandi della politica e della finanza di non fare abbastanza per i giovani, di non preoccuparsi di quale mondo lasceranno in eredità ai propri giovani.
Spesso l’abbiamo vista nelle sedi più prestigiose, le Nazioni Unite, il Forum di Davos, la Commissione europea, il Vaticano. All’Onu pronunciò le sue parole da fine del mondo. “Non voglio che abbiate speranza. Voglio che entriate nel panico. Ho visto che cosa non va nel mondo. E ve lo sto facendo scoprire affinché stiate male come me, ciechi che non siete altro”.
Queste le sue dure parole che vogliono farci rendere conto che se una fine del mondo ci sarà potrebbe essere per mano nostra, per colpa della nostra negligenza verso l’ambiente e per il nostro smodato consumismo che produce tonnellate di rifiuti.
Ma Grata se la prende sopratutto con le grandi industrie, con le grandi multinazionali, con chi causa l’inquinamento, quello pesante. Ed è a loro che si rivolge dicendo a nome di tutti i giovani, “state rubando il nostro futuro. Non voglio che abbiate speranza. Voglio farvi prendere dal panico. Voglio che sentiate la paura che provo ogni giorno”, queste le parole disperate di una ragazza che è arrivata a dire che non valeva la pena andare a scuola perché il mondo si sta dirigendo verso la distruzione.
Il problema immenso dei cambiamenti climatici ha una serie di cause sulle quali anche gli scienziati hanno difficoltà a districare e a fare chiarezza. Il riscaldamento del pianeta, le emissioni nocive di sostanze come i residui delle attività industriali ed i gas serra di anidride carbonica. Certo non può essere facile porre rimedio ai problemi climatici e di inquinamento del nostro pianeta, e non basteranno le parole di Greta.
Ma la sua crociata per il clima potrebbe essere d’ispirazione per molti giovani, troppo spesso inconsapevoli consumisti. La fine del mondo che Greta vede davanti a noi potrebbe sensibilizzare i giovani sui cambiamenti climatici, che si spera inizino a mostrare con i fatti la loro appena acquisita coscienza ecologica.
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