La malattia del cervello diffusa dalle zecche ha raggiunto il Regno Unito

Una malattia infettiva del cervello, diffusa dalle zecche, si sta diffondendo, oltre che in Asia, anche in Europa, con le prime tracce in Regno Unito

Nonostante la vaccinazione, l’igiene e la prevenzione di malattie e virus è sempre costante in tutto il mondo, con piani di sanità continuamente rivisitati e aggiornati, spuntano sempre nuove forme di malattie nuove che eludono le difese finora messe in atto. Un esempio è una nuova malattia infettiva che può danneggiare il cervello e si diffonde alle persone con punture di zecche ed è stata identificata per la prima volta anche nelle zecche nel Regno Unito.

 

La malattia infettiva dovuta da zecche

Public Health England (PHE) afferma di aver confermato casi di virus dell’encefalite trasmessa da zecche provenienti in due specifici luoghi nel Regno Unito: la foresta di Thetford e un’area al confine tra Hampshire e Dorset.

Infatti, persone che trascorrono del tempo camminando nelle aree di campagna dove si possono trovare zecche infette sono a rischio di essere morsi e prendere malattie che portano. Comunque sia, questo virus dell’encefalite da zecche è già in circolazione nell’Europa continentale e in Scandinavia, oltre che in Asia, e ora si è diffuso anche nel Regno Unito.

La popolazione comunque può stare tranquilla, in quanto il rischio per l’uomo è relativamente basso. Nick Phin, di Public Health England, ha dichiarato infatti: “Questi sono i primi risultati della ricerca e indicano la necessità di ulteriori lavori. Tuttavia, il rischio per il grande pubblico è attualmente valutato molto basso. “

La maggior parte delle persone che contraggono il virus non presenteranno segnali o al massimo solo lievi sintomi tipo quelli dell’influenza, con rarissimi casi di vere e proprie complicanze del cervello.

Il dottor Phin ha dichiarato: “Stiamo ricordando alle persone di essere” attente alle zecche “e di prendere precauzioni da zecche, in particolare quando si visita o si lavora in aree con erba lunga come boschi, brughiere e parchi”.